Questo doveva essere l’anno giusto. Un mercato di qualità ed esperienza e la consapevolezza di essere l’antagonista principale della Juventus. Una partenza eccezionale con la prima sconfitta che arriva a Torino contro la Vecchia Signora con un arbitraggio quanto meno discutibile.
La Roma è forte, l’ambiente è carico e Garcia lancia la squadra con un’affermazione pesante per qualsiasi ambiente, ma soprattutto per la capitale:
“Ora sono sicuro, vinceremo lo scudetto”.
La tifoseria ha la garanzia che la squadra lotterà per il vertice fino alla fine. L’eliminazione dalla Champions non mina le certezze dell’ambiente, ma qualcosa si insinua nel gruppo giallorosso che riesce comunque a tallonare la Juventus per tutto il resto del girone d’andata, con un ritardo che si mantiene di poche lunghezze sino al 18 gennaio quando, superando allo Stadium il Verona, la Vecchia Signora si consacra Campione d’Inverno mettendo cinque punti, sin qui massimo vantaggio stagionale, tra sé e la Roma fermata sul pari al Barbera dal Palermo.
Dopo la trasferta in Sicilia la squadra di Garcia in 12 match, tra campionato, Europa League e Coppa Italia, colleziona solo 2 vittorie con Cagliari e Fayenoord, ben otto pareggi e 2 sconfitte con la Fiorentina, che costa l’accesso in semifinale di Coppa Italia, e l’ultima ieri contro la Sampdoria in campionato.
La pazienza dei tifosi è finita da tempo, la contestazione è esplosa con il tecnico francese come bersaglio principale.
Giovedì ci sarà il ritorno degli ottavi di Europa League contro la Fiorentina, e l’Olimpico difficilmente accetterà un altro passo falso che costerebbe l’eliminazione anche dalla coppa europea.
In campionato la Roma deve fare i conti con Lazio, Napoli, Sampdoria e Fiorentina. Proprio contro gli azzurri lo scontro del 4 aprile potrebbe essere decisivo per il secondo posto, obiettivo minimo per una piazza che in 2 mesi ha visto scivolare via ogni sogno di vittoria.
Articolo di Alessandro De Mattia