La rissa tra Dzeko ed El Shaarawy avvenuta negli spogliatoi di Ferrara è soltanto l’ultimo episodio di un periodo disgraziato.
Non poteva essere solo l’esonero di Di Francesco a sistemare una situazione disordinata. Ci sono altri episodi di tensioni interne che prima o poi verranno fuori. La Roma ha affidato a Claudio Ranieri il mandato per rimettere le cose a posto. Da dirigente più che da allenatore, Ranieri avrà potere assoluto in tutte le scelte che riterrà opportune da qui alla fine del campionato. In parte si è già capito dalle parole di fuoco pronunciate dopo Spal-Roma: chi non riga dritto a fine stagione sarà accompagnato alla porta.
Ranieri intanto medita esclusioni importanti in vista della partita contro il Napoli. Se a Ferrara, nella concitazione del momento successivo alla rissa, aveva escluso El Shaarawy a beneficio di Perotti, stavolta potrebbe addirittura rinunciare a Dzeko, che pure considera uno dei «pezzi da novanta» (parole sue) della squadra. Ma più in generale, nessuno da oggi in poi si potrà sentire sicuro del posto da titolare. A cominciare dal portiere: Olsen non ha convinto negli ultimi tempi e potrebbe lasciare spazio a Mirante, che non avendo avuto impegni con la Nazionale si è allenato bene a Trigoria.