Roma-Napoli non è più una sfida qualunque. Forse non lo è mai stata. Una partita tra Roma e Napoli è soprattutto un cocktail di passione e sentimenti delle due tifoserie forse più appassionate d’Italia.
Di quelle che vivono l’amore per la propria squadra 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. La seguono di giorno e la sognano di notte, la sostengono d’inverno e ne sentono la mancanza in estate.
Per loro Totti e Maradona non sono solo dei calciatori che, come dice chi non ama il calcio, prendono a calci un pallone in mutande. Sono delle icone che profanano anche la religione.
Roma-Napoli una volta era una festa di colori che si mischiavano prima per le strade delle due città, poi all’interno dei rispettivi stadi oggi (quasi) negati ai tifosi ospiti, cosa che non accade nelle sfide Milano-Torino malgrado le rivalità che sembrano sempre più solo apparenti.
Roma e Napoli, Napoli e Roma. Due squadre che rappresentano con Milano le prime tre città d’Italia ma che, sportivamente parlando, sono troppo lontane non solo da Milano ma anche da Torino.
Lo dice l’albo d’oro degli scudetti, che raccontano Milano e Torino vincenti per ben 76 volte nei 115 campionati giocati dal 1898 a oggi. Se si considera la sola Serie A a girone unico dal 1929-30, l’asse Milano-Torino ha vinto 66 scudetti su 86. Roma e Napoli insieme ne hanno vinti appena cinque, 3 la Roma e 2 il Napoli.
Non a caso l’ultimo scudetto ‘ribelle’ è quello 2000-2001 vinto proprio dalla Roma. Da allora lo scudetto ha viaggiato solo sull’autostrada A4 Milano-Torino, pagando il pedaggio 8 volte alla Juventus, 5 volte all’Inter e 2 volte al Milan.
Una volta le sfide tra Roma e Napoli erano definite “derby del sole”, sole oggi offuscato dalla famosa “nebbia in Val Padana” alleata del nord per nascondere gli scudetti alle concorrenti.
Ma come dice il proverbio: “tra i due litiganti il terzo gode”. Romani e napoletani litigano per dividersi le briciole, intanto l’asse Milano-Torino si divide gli scudetti.