Primo episodio arbitrale che farà discutere. Sul 2-2 il Napoli ha ottenuto un calcio di rigore poi annullato su segnalazione dell’assistente Gianluca Rocchi. Perchè?
Aldilà del risultato negativo di stasera, farà parlare e non poco il rigore concesso e poi annullato al Napoli a Pescara, quando il risultato era sul 2-2. L’arbitro Giacomelli al 78′ non ha esitato a fischiare il penalty dopo un intervento a gamba tesa e altissima di Zuparic, al limite dell’area piccola, sul volto di Zielinski. Evidentissimo il fallo fin da subito, ancor più ai vari replay, evidente ma non per l’arbitro Gianluca Rocchi, che in questa gara era assistente del fischietto di Trieste.
Rocchi, subito dopo l’assegnazione del rigore, ha richiamato l’attenzione dell’arbitro e dopo un colloquio via microfono/auricolari, e poi faccia a faccia, ha consigliato al collega di rettificare la decisione. Ma perchè? il fallo ai più è sembrato evidentissimo. Cosa ancor più strana, non solo il Napoli non ha ottenuto il calcio di rigore ma l’evidente fallo non è stato nemmeno giudicato tale da ottenere, come da regolamento, una punizione a due in area per intervento in gioco pericoloso.
Com’è possibile che un arbitro, che senza indugio fischia un calcio di rigore, in pochi secondi cambia idea su segnalazione del suo assistente? Senza nulla togliere alla decisione arbitrale e alla professionalità dell’uno e dell’altro direttore di gara, ci chiediamo se eventualmente il consiglio di un arbitro internazionale, “relegato” ad assistente, possa influire sulla decisione finale di un arbitro “inferiore” per età, esperienza e presenze in massima serie.
Ne siamo certi, di questo episodio se ne parlerà tantissimo. Si dice che gli episodi arbitrali negativi si compensano a lungo andare con quelli a favore, ma il Napoli è in attesa di compensazione da almeno due anni.