Ivan Strinic si è preso a suon di prestazioni la fascia sinistra. Ottimo rendimento difensivo e massima concretezza, così ha convinto Sarri.
“Strinic sta confermando in campo quanti di buono fatto in allenamento”. Parole semplici, per esprimere un concetto semplice: chi sta meglio, gioca. Lo dicono in tanti, non tutti ci credono sul serio, Maurizio Sarri si. E quindi pazienza se Diawara sembra essere il nuovo fenomeno del centrocampo, in campo va Jorginho, Milik e Pavoletti scalpitano? Ma un Mertens così non puoi tenerlo in panchina. E sulla fascia sinistra non è detto che debba giocare Ghoulam solo perchè considerato oggetto del prossimo mercato, Strinic ha fatto bene in allenamento, sta bene, gioca. Ed ha giocato Strinic, poco durante questa stagione (appena 13 partite, 10 in campionato, 3 in Coppa Italia), ma nelle ultime quattro di campionato, il terzino croato è partito titolare ben tre volte. E non esattamente passeggiate di piacere in cui fare turnover, ma scontri decisivi per la stagione come Juventus e Lazio.
Complice la situazione contrattuale di Ghoulam (scadenza nel 2018 e rinnovo lontanissimo), Strinic è salito alla ribalta, impegnandosi in allenamento e guadagnandosi un posto in prima squadra, posto che ha ampiamente dimostrato di meritare proprio in queste ultime due giornate così delicate. A 29 ha raggiunto non solo la piena maturità, ma la piena consapevolezza dei suoi mezzi, di ciò che può o non può fare, le partite di Strinic sono volte all’ottimizzare ogni sforzo per qualcosa di concreto. Niente dribbling azzardati o lanci scriteriati, attenzione massima e concentrazione in difesa, puntualità e precisione in fase di interdizione. Di certo sarà meno appariscente del compagno algerino, ma di certo Strinic, grazie alla solidità difensiva (un solo gol subito nelle ultime due con lui in campo), si è preso la fascia sinistra.