Nelle ultime ore è girata sul web la notizia di un clamoroso addio del Napoli a Robe di Kappa per uno storico ritorno.
Da due anni sponsor tecnico degli azzurri, dopo un biennio in Serie C fra il 2004 e il 2006, la Robe di Kappa è a poco più della metà del contratto con gli azzurri ed il rapporto sembra solido. Nonostante la soddisfazione da ambo le parti, per i risultati di vendita ottenuti, negli ultimi giorni però è apparsa su alcuni siti una clamorosa notizia: la rottura della società azzurra con l’azienda italiana, per passare alla Umbro dalla prossima stagione.
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La notizia però non trova affatto fondamento, almeno per quel che riguarda la prossima stagione. Secondo nostre fonti infatti, salvo clamorose e improbabili rotture contrattuali (che oggi non hanno motivo di esistere), la Robe di Kappa sarà lo sponsor tecnico del Napoli anche per la prossima stagione, tanto che l’azienda ha già definito e chiuso i disegni delle nuove maglie per la stagione 2017/2018.
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Niente da fare quindi per chi sognava un imminente ritorno della Umbro sull’azzurro partenopeo. L’azienda britannica è già stata al Napoli fra il 1991 e il 1994, con maglie tutt’ora ricordate con piacere dai tifosi, non solo dal punto di vista sportivo ma anche per il design accattivante da molti ritenuto il più bello della storia partenopea, con qualità altissima dei tessuti per l’epoca.
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Pochi però conoscono una curiosità riguardante i tempi della Umbro all’ombra del Vesuvio. La terza divisa del Napoli nel 1992, di colore rosso, fu adattata completamente dall’azienda inglese per quella del Manchester United dell’anno seguente. Le maglie erano praticamente identiche nel tono di colore, nelle rifiniture e nei ricami, finanche nei disegni delle trame, uniche differenze: la chiusura del colletto (lacci per lo United, bottone per il Napoli) ed un disegno sulla spalla destra dei partenopei sparito un anno dopo nella versione riadattata per i Red Devils. Quando la Serie A faceva scuola e la Premier si ispirava, davvero altri tempi.
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