Nell’edizione odierna de ‘Il Mattino’ ha parlato Anna Arenella, socia di ‘O Munaciello e di Annaré, i due ristoranti che, uno di fronte all’altro, si trovano all’incrocio tra piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore.
«Ci hanno mandato al massacro. Oltre al danno materiale, dobbiamo fare i conti con un grave danno morale che non si può quantificare. Hanno sniffato coca sui tavoli, molestato sessualmente le cameriere e inneggiato a Hitler».
Avete subito molti danni? Siete già riusciti a quantificarli? «Avevamo ottanta sedie in totale, distribuite su quattro locali. Se ne sono salvate soltanto sette. Per fortuna le abbiamo sostituite subito, quasi tutte, già ieri mattina. Ma ora c’è una domanda che mi preme più delle altre: vorrei sapere qual è l’ente che ha disposto la venuta di questi ultras tedeschi in piazza del Gesù».
Come si è svolta la giornata?
«Molti tedeschi hanno mangiato qui da noi, da Annaré e da ‘O Munaciello. Più che comportarsi come normali clienti, le assicuro che ci hanno letteralmente occupato il locale, tanto che i clienti che avevamo sono dovuti scappare via allucinati».
Come mai?
«Perché i tedeschi sostenitori dell’Eintracht hanno iniziato a sniffare cocaina sui nostri tavoli, proprio qui, all’interno della sala. Poi hanno cominciato a mettere gli sgambetti al nostro personale e a mettere le mani addosso alle cameriere. Poi hanno preso le bottiglie di vino dal nostro scaffale dei vini, e molti di loro si sono alzati e sono andati via dal ristorante senza nemmeno pagare il conto. Hanno preso tutto: bicchieri, piatti, arredi. Tutto».
Droga e saccheggio. Siete stati vittime di scene da vero e propria guerra insomma. «Siamo ancora tutti scioccati. Le mie amiche sono ancora in lacrime. Gli hooligans hanno spaccato ogni cosa che potevano spaccare. Hanno preso tutto quello che potevano prendere. Perfino il pesce fresco: lo hanno lanciato addosso ai poliziotti credo già prima che arrivassero i tifosi del Napoli dal lato di Monteoliveto. La denuncia sarà sicuramente fatta, da parte nostra, e chiederemo conto di chi potrà risarcirci. Ma voglio sottolinearle che se i ragazzi non si fossero chiusi all’interno dei locali, sarebbero sicuramente morti».
Prevale più la rabbia per i torti subiti o il sollievo perché nessuno si è fatto male? «Rispondo raccontando un’altra cosa: la Sovrintendenza ci impedisce di attaccare anche una maniglia, perché ci troviamo in un palazzo d’interesse storico. Eppure, mi domando ancora, chi può aver disposto l’arrivo di tutte queste persone intenzionate a rovinare una piazza così bella? Siamo stati abbandonati, questo è il dato di fatto. I poliziotti non potevano far nulla di fronte a centinaia e centinaia di tedeschi che poco prima, all’interno del locale, osannavano Hitler e mostravano di continuo una marea di svastiche».