Il pomeriggio di giovedì 7 maggio 2020 non è una mezza giornata qualunque per il campionato di Serie A 2019-20
Infatti è in programma l’incontro tra il comitato tecnico scientifico della Protezione Civile e i vertici della Figc.
Al centro della riunione il protocollo da seguire per la ripresa in sicurezza degli allenamenti collettivi delle squadre di calcio a partire dal 18 maggio.
Un incontro decisivo anche in ottica ripresa del campionato, considerando che un eventuale accordo potrebbe fare da apripista per rivedere in campo la Serie A.
Il principale punto di discussione tra FIGC e il CTS riguarda l’eventuale quarantena in caso di un eventuale contagio tra i tesserati.
Gli esperti condividono la linea della Federazione medico sportiva italiana e raccomandano una quarantena collettiva di 14 giorni per tutto il gruppo squadra.
Cosa che ovviamente porterebbe a un nuovo blocco, probabilmente decisivo, del campionato. ,
Così da Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del Cts, a Radio Radio:
“Nel calcio ci sono 22 giocatori, poi altre 200 persone attorno. Va valutato se il rischio è accettabile. Ma la decisione è politica perché solo la politica può fare la sintesi tra i bisogni delle persone, dell’economia e della salute“.