Ringhio, anzi, Al PaRINGHIO. Il discorso del post finale dell’allenatore azzurro non può non ricordare uno dei monologhi più straordinari della storia del cinema.
Chi ama il cinema o più semplicemente lo sport non può non aver visto almeno una volta anche solo singolarmente il meraviglioso discorso di Al Pacino alla squadra nel film “Ogni maledetta domenica”.
E, a modo suo, Gattuso ha ricordato il grande Al Pacino nel suo discorso fatto ai giocatori a centrocampo dopo aver vinto la Coppa Italia ai calci di rigore.
Si è parlato tanto del contenuto delle parole dell’allenatore calabrese. Di sicuro ha ipnotizzato i suoi ragazzi che lo seguivano con gli occhi sbarrati mentre si rivolgeva a loro con affianco il Presidente. L’applauso finale per molti ha indicato che avesse chiesto di risolvere i problemi legali post ammutinamento.
Non c’è certezza ma è un’ ipotesi plausibile. Un’ altra ricostruzione verosimile è quella secondo la quale possa aver chiesto al Presidente di pagare per intero gli stipendi sospesi causa Covid.
Torniamo al film. Nel discorso di Al Pacino troviamo molte analogie con la parentesi di Gattuso in azzurro.
“Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.”
Così il pluripremiato attore di Hollywood inizia il suo discorso motivazionale alla squadra. “Siamo all’inferno”, già. All’inferno c’era il Napoli prima dell’arrivo del tecnico ex Milan che ha più volte dichiarato che la squadra avesse toccato il fondo e che fosse arrivato il momento di uscirne, insieme, da squadra.
“In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire.”
Altro fattore comune: il veleno. Termine usato da Gattuso più e più volte per spronare i suoi: “Adesso voglio vedere il veleno”, frase che può sembrare banale ma racchiude in essa l’essenza di questo meraviglioso sport: combattere per ogni centimetro, come Ringhio ha sempre fatto dentro e fuori dal campo.
“Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?”