Nel corso della presentazione di “Il Napoli nel mito” al Mann, ha parlato il presidente Aurelio De Laurentiis ed il direttore matketing Alessandro Formisano:
Le parole del presidente De Laurentiis: “Ringrazio Giulierini( responsabile della manifestazione), mi piace l’accostamento tra il calcio e l’Arte. Entrare in questo museo è emozionante, ti fa tornare indietro nel tempo e ti fa percorrere quella che è stata la storia del Napoli. Questo non è il museo ma la mostra del Napoli, per fare un museo prima dobbiamo trovare una casa per il Napoli. Da qui bisogna ripartire, questo materiale è rappresentativo del calcio Napoli in mostra, non collegato ad un museo che un domani verrà creato in modo più spettacolare in una sede ideale che ancora non riusciamo a trovare. Il Museo andrebbe fatto al San Paolo, ho visitato musei di altri club meno importanti del Napoli, purtroppo con la burocrazia che c’è in Italia serve pazienza ed io continuo ad averne per amore di Napoli e dei Napoletani”
Le parole di Formisano: “Sono emozionato per questa mostra, parliamo addirittura di 20 anni prima della nascita del Calcio Napoli del 1926. Non è una mostra che vuole soddisfare tutte le curiosità, ma una mostra che racconterà una parte della storia per un periodo breve. La mostra viene articolata in 7 momenti storici, viene raccontato il Napoli attraverso teche orizzontali con oggetti di pregio, da collezioni uniche, teche verticali che raccontano con cimeli, maglie addirittura del primo 900 così come i palloni. Questa mostra ha anche un’applicazione che è gia possibile scaricare su Itunes, App gratuita per ricevere tutte le informazioni sulla mostra e per ricevere anche le notifiche su ciò che si sta vedendo”
Parola di nuovo al Presidente De Laurentiis: “Ho rispetto per la storia del Napoli, infatti quando lo presi in Serie C lo chiamai Napoli Soccer, perchè dovevamo distinguerci, era assurdo giocare in Serie C, poi dopo due anni siamo andati in B e ho rinominato la società. Avrei potuto chiamarla Campania o in qualunque altro modo, ma sono rimasto legato alla storia di questa società e ho guardato avanti. In questi anni abbiamo ottenuto grandi risultati e siamo migliorati anno dopo anno, molti tifosi mi criticano perchè dicono che non abbiamo vinto, ma il calcio sta cambiando ed è sempre più difficile confrontarsi con i top club europei. Vi faccio l’esempio dell’Arsenal, non vince in Premier da anni, eppure hanno un investimento di 1 miliardo solo per costruire l’area dello stadio, 300mln solo per lo stadio, più una urbanizzazione che gli hanno fatto fare per massimizzare le entrate. Qui se andiamo in Comune le pernacchie si sprecano, non riescono a stare dietro a loro stessi Noi siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone.”
“A Napoli negli ultimi anni sono passati giocatori come Lavezzi,Cavani, Quagliarella, Higuain, Mertens, Insigne e chi più ne ha più ne metta. Direi che in 10 anni ne abbiamo scritta di storia. Poi chiedo scusa ai tifosi se non abbiamo vinto lo scudetto, vorrei vincerlo e segnare tanti goal, ma non sono io a scendere in campo. Quando mi chiedono in continuazione chi comprare io rispondo “perchè comprare persone che poi devo mettere in panchina?” . Oggi con il recupero di Milik e Ghoulam, l’entrata di Inglese, dobbiamo stare attenti. Guardate quanto sta crescendo Mario Rui e lo stesso Ounas che piace molto al mister. Se giocasse dall’inizio non credete possa crescere con un maestro come Sarri? Quindi serve maturità, abbandoniamo il solito ‘cacc e sord’, ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a farli, ma con intelligenza. Scusatemi tifosi se non sempre riesco a farvi felici, ma ci provo. Voi siete il mio unico gol”
La nuova casa del Napoli? Può darsi anche che questo posto sia a 7km da Napoli, pazienza, ma se riesco ad arrivarci col ferro o l’autostrada… oggi come oggi muoversi per Napoli è difficile. Mi sono anche stancato, dal 2007 devo avere 7mln di euro dal Comune, quanti investimenti potevo fare sui giovani con questi soldi?
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