Il campionato di Serie A 2019-20 è passato alla storia del calcio per il record di rigori assegnati: 187. Se fischiati applicando il regolamento non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi o scandalizzarsi.
Però il designatore degli arbitri Rizzoli ha provato a porre rimedio al ‘fastidioso’ dato statistico, creando un bel po’ di confusione con la distinzione tra rigori leggeri e rigori pesanti anche se si riferiva soprattutto a quelli fischiati per i falli di mano.
Invece sembra proprio che gli arbitri abbiano preso alla lettera le parole del loro designatore e hanno iniziato a ‘pesare’ (e non valutare secondo regolamento) i calci di rigore.
La quinta giornata di campionato ha messo proprio in evidenza la confusione che getta ombre sul mondo arbitrale italiano.
Rizzoli dovrebbe spiegare quanto era ‘pesante’ il fallo subìto da Zapata in Atalanta-Sampdoria e quanto invece ‘leggero’ quello commesso su Lozano in Benevento-Napoli.
Calvarese e Doveri sono stati fortunati che i due episodi non hanno inciso sui risultati delle due partite. Ma se l’Atalanta poi avesse pareggiato e il Napoli non avesse vinto con il Benevento di quale classifica si starebbe parlando ora?
Sarebbe opportuno ricordare a Rizzoli che l’aiuto agli arbitri NON ARRIVA DA UNA BILANCIA ma da un regolamento e dal monitor di un VAR che troppo spesso funziona a intermittenza.
Si parla troppo di ASL e di gol annullati GIUSTAMENTE COME DA REGOLAMENTO per una scarpetta in fuorigioco.
Invece il vero problema che andrebbe affrontato sono i troppi errori arbitrali registrati sotto la gestione Nicchi-Rizzoli…malgrado l’aiuto del VAR!