Diego Armando Maradona dopo l’evento di off-shore è rimasto in Italia per consegnare il ricorso alla commissione tributaria provinciale contro il fisco italiano. Il primo atto è stato vinto dal Pibe. Infatti il ricorso è stato accolto in via cautelare, cioè: da questo momento in poi sono sospesi tutti i pignoramenti nei confronti dell’ex campione azzurro che in due circostanze è stato raggiunto da funzionari dell’Agenzia delle Entrate che gli hanno sequestrato prima un orologio e poi un orecchino.
Soddisfatti anche i suoi avvocati ora formulano un estremo appello all’Amministrazione finanziaria affinchè, preso atto della infondatezza originaria e sopravvenuta della pretesa azionata, annullino in autotutela gli avvisi di accertamento. Lo Stato Italiano ne uscirebbe – nel rapporto con i cittadini – rafforzato, dimostrando come la prima rottamazione da cui partire è quella delle azioni esecutive del fisco prive di fondamento e da una vera eliminazione dei cavilli e blocchi della burocrazia.