Riccardo Muti è a Chicago, ha appena rinnovato il contratto per dirigere la Symphony Orchestra fino al 2023.
Sta eseguendo le prove della Sinfonia n.3 di Beethoven “Eroica”, dedicata a tutti i musicisti dopo la terribile crisi mondiale del Covid. Ma quando il discorso cade sui luoghi dell’infanzia, quelli che ama di più e dove sono sepolti i suoi genitori, è come se il maestro fosse qui tra noi, ubiquo tra gli Stati Uniti e l’Italia, tanta è la passione che vibra nella sua voce.
“Napoli non è Gomorra, detesto l’immagine di violenza e criminalità che spesso circola all’estero. A Chicago in periferia vengono commessi decine di omicidi, eppure nessuno ne parla. Ma dico ai candidati che bisogna prima di tutto recuperare la nostra identità e riportarla ai fasti del passato, è necessario puntare sulla Napoletanità con la N maiuscola, circondandosi di persone laboriose. Napoli è unica, però bisogna meritarla”.
L’intervista completa su Repubblica.