L’ex allenatore di Napoli e Lazio ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”. Di seguito alcuni passaggi.
“Cosa mi ricorda Napoli-Lazio? Sul piano emotivo, un episodio molto bello quando con la Lazio sono tornato per la prima volta a Napoli da ex. Uscito dal sottopassaggio, vidi la gente in piedi ad applaudirmi fino a quando non raggiunsi la panchina. Sorpresa-Lazio? sì, stanno seguendo una linea con i giovani che sta pagando anche per altri club come Milan e Atalanta.
–
Una rivelazione Simone Inzaghi allenatore? Sì, è molto bravo ed equilibrato nel senso che comprende quando è il caso di non andare allo sbaraglio considerando i valori degli avversari. Intelligente nella lettura delle partite in corso. Ha saputo dare sicurezza alla squadra.
–
Se mi piace il Napoli di Sarri? Sì, tanto perché gioca davvero bene. Merito dell’allenatore. Stimo molto Sarri sin dai tempi di Empoli quando lo seguivo per i movimenti attuati dalla difesa e negli sviluppi della manovra in fase offensiva. Mi sembrava di vedere giocare il Barcellona sul piano del fraseggio . Il suo lavoro sta rivalutando la scuola degli allenatori italiani.
–
Al Napoli manca Milik più di Higuaín, perché il suo infortunio ha privato la squadra dell’elemento in grado di concretizzare il gioco. Higuain è di un altro livello: straordinario l’anno scorso con i 36 gol. Ora punto però su Gabbiadini che è un ottimo elemento. Come finirà al San Paolo? la partita è aperta ad ogni risultato”.
–