L’ex allenatore di Atalanta e Napoli Edy Reja ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.
“Napoli e Atalanta sono due squadre piacevoli da vedere e quelle per cui tifo in Serie A, insieme alla Lazio.
C’è stato più di un momento, durante la stagione, in cui il Napoli era la mia favorita. Poi sono arrivati alcuni risultati negativi che mi hanno sorpreso, come le sconfitte in casa con Empoli e Spezia. O di recente il ko nello scontro diretto con il Milan al Maradona. Vincere lì avrebbe dato una spinta forse decisiva. Ora il Napoli insegue i rossoneri, ma nulla è perduto. Ci sono ancora otto giornate.
Ma la prima di queste è contro una squadra forte come l’Atalanta. Affrontare i nerazzurri è come andare dal dentista. Nei giorni in cui l’Atalanta sta bene dal punto di vista fisico, non ce n’è per nessuno. Credo che la Dea sia l’unica squadra italiana capace di reggere certi ritmi internazionali e non a caso è ancora in corsa in Europa League. All’estero la combinazione di tecnica, potenza, velocità e forza fisica è molto superiore alla nostra Serie A.
È inevitabile, però, che il pensiero delle partite di coppa possa condizionare il rendimento in campionato. Ne può approfittare anche il Napoli domenica.
Il Napoli di quest’anno fa tanto possesso, ma il suo tecnico è un mago nelle letture tattiche e sa sfruttare al massimo le ripartenze. Un’arma che fa particolarmente male all’Atalanta, abituata a portare tanti uomini nella metà campo avversaria. Ecco, gli azzurri devono riuscire a sfruttare i momenti per colpire quando l’avversario è scoperto. Osimhen sarebbe stata l’arma perfetta per complicare le cose all’Atalanta, che solitamente lascia parecchio campo da attaccare alle spalle e accetta gli uno contro uno. Situazioni in cui Osimhen è devastante.
Per vincere al Gewiss, Spalletti deve dare meno importanza al palleggio e cercare il più velocemente possibile di innescare gli esterni, magari puntando sulla qualità di Zielinski. L’Atalanta può soffrire nei ribaltamenti di fronte.
Gasperini ha, invece, una batteria di trequartisti abili negli inserimenti. Ecco, se gioca una punta come Muriel, brava ad aprire gli spazi allargandosi sugli esterni, saranno fondamentali le incursioni degli altri”.