Edy Reja, ex allenatore del Napoli, ha parlato dei suoi trascorsi in azzurro, di Maradona e di Marek Hamsik.
“Io mi emoziono ogni volta che vengo a Napoli, il primo posto dove vado è il caffè del professore a piazza del plebiscito. Avventurarsi nelle strade di Napoli è un po’ complicato, soprattutto in questo periodo, bisognerebbe ottimizzare i mezzi di locomozione. Ma noi friulani siamo più concreti, voi napoletani siete più poeti. Ma io dal punto di vista delle emozioni ho vissuto cinque anni meravigliosi, le emozioni che ti da’ Napoli, quello che ti da’ dal punto di vista sentimentale, non te lo da’ nessun altra città al mondo.
La festa per Maradona credo sia meritata, ha rappresentato dal punto di vista calcistico e sentimentale tantissimo per la città di Napoli. Hamsik? Avevo visto da subito, dal primo allenamento che era un giocatore di grande qualità. Non vorrei esagerare, ma per me è sempre stato come un figlio, gli ho sempre voluto bene. E’ quello che ha sempre avuto i numeri più alti dal punto di vista del minutaggio e per me fu sorprendente visto il fisico gracilino. Quello che ha fatto in questi anni è incredibile e lui è stato fantastico nell’ultima stagione.
Io? Vorrei allenare ancora un paio d’anni, una nazionale sarebbe bella come esperienza. Altrimenti mi piacerebbe fare da consulente tecnico. Magari al Napoli”.
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