Edy Reja, doppio ex della sfida di questa sera tra Napoli e Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere del Mezzogiorno. L’ex allenatore ha parlato del momento della squadra di Sarri.
Queste le sue dichiarazioni: “Sfida interessante, bella. Mi sento un po’ coinvolto ma guido orgoglioso la mia Atalanta e ci mancherebbe altro. A Napoli sono stato per cinque stagioni e ritrovo ogni volta che ritorno lo stesso affetto delle persone, della gente che evidentemente mi vuole bene. E’ gratificante perché avverti il riconoscimento dell’ esperienza e del lavoro che ho prodotto in Campania.
Napoli? Adattarsi ad una nuova filosofia di gioco non è così semplice. Occorre del tempo e sono necessari i collaudi. I frutti del lavoro si raccolgono dopo un po’ di settimane. Si rivelerà importante il successo netto contro il Bruges”.
Benitez e Sarri, diversi e lontani?
“Due stili e metodologie di lavoro che naturalmente cambiano perché cambiano le persone e gli autori, certamente. Ma bisogna avere pazienza per ottenere dei risultati. Il Napoli è una buona squadra”.
Lei aveva Lavezzi, Sarri ha Higuain.
“Due giocatori completamente diversi. Lavezzi è potente, molto veloce e più simile sotto certi aspetti a Callejon che al Pipita. Il Pocho vede meno la porta rispetto allo spagnolo che è più sottile, più agile e butta il pallone anche in porta. Tutti e due svariano, convergono e vanno anche sulle fasce. Invece Higuain è uno che fa gol, più freddo e cinico. Un centravanti, un ottimo giocatore. Lavezzi è più altruista, Higuain punta alla porta”.