Ferie terminate in anticipo e patto stretto con i compagni. L’obiettivo anche di Reina era quello (e forse è ancora) di vincere qualcosa d’importante a Napoli.
Pepe Reina alla fine del ritiro di Dimaro sembrava davvero convinto di voler rispettare quel patto con la voglia e la possibilità di giocare una stagione importante da protagonista assoluto.
C’era sul piatto anche un aggiornamento contrattuale che prevedeva cifre adeguate per un calciatore ormai 35enne e, a quanto sembra, che gli avrebbe permesso di guadagnare anche ‘qualcosina’ in più di quanto previsto da quello in scadenza a giugno 2018.
Poi si è messa di mezzo la Francia regalando il 22 agosto una notte di gioie e dolori al Napoli.
Mentre Nizza promuoveva gli azzurri in Champions, Parigi gettava ombre sul futuro di Reina.
Un’offerta, quella del PSG, davvero irrinunciabile per un calciatore 35enne destinato a giocare ormai a grandi livelli un altro anno, massimo due.
Un’offerta che potrebbe spingere Reina anche a dimenticare quel patto, già parzialmente dimenticato, stretto con i compagni.
Ma non è ancora detto che tra Napoli e Reina sarà divorzio.
Il silenzio di Reina potrebbe essere anche un segnale di riflessione del portiere, combattuto se ricordarsi di quel patto convinto dalle parole di Giuntoli e Sarri (e si spera dal cuore) e la scelta di mettere la società spalle al muro pretendendo una cessione alla quale il Napoli potrebbe anche opporsi.
In realtà, Giuntoli e De Laurentiis avrebbero già rispedito al mittente l’offerta iniziale di 5 milioni di euro più 1 di bonus.
Anzi il club partenopeo avrebbe addirittura rilanciato dicendosi disponibile a cedere Reina in cambio per non meno di 15 milioni di euro.
Intanto Giuntoli ha preventivamente bloccato, e non da ieri, il portiere della nazionale argentina Geronimo Rulli [LEGGI QUI la sua scheda] alla sua quarta stagione nella Liga spagnola con la Real Sociedad.
Come finirà? Difficile azzardare previsioni. Intanto Reina verrà convocato per la gara con l’Atalanta.
Poi toccherà proprio a Reina e Sarri, soprattutto a Sarri, decidere se ci sono le condizioni per vedere in porta lo spagnolo oppure se dare fiducia a Sepe.
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