Il portiere del Villareal Pepe Reina, in vista dell’amichevole al Maradona con il suo ex Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport oggi in edicola.
“Amichevole con il Napoli? Non vedo l’ora di godermela, perché quella del 17 dicembre per me sarà una serata speciale. A Napoli c’è un popolo che ti conquista.
Benitez? Con Rafa – al quale va il mio grazie – c’è un rapporto straordinario che si perde nei secoli, mi verrebbe da dire scherzandoci su. Ma il segreto di quel Napoli fu quel capolavoro di mercato, l’allestimento di una squadra che è durata e poi la forza del gruppo. In una società che si era comportata già egregiamente, come sottolineavano i risultati, l’irruzione di Benitez diede nuovo slancio e servì per completare il Progetto ed ampliarlo.
Il Napoli cominciò ad avere un respiro internazionale. E da quel momento il suo ruolo si è ingigantito, perché ha continuità a livello europeo, fa le Coppe sempre, ora è addirittura protagonista in campionato e in Champions e con un calcio che è spettacolare. Vuol dire che c’è del buono in quello che è stato costruito nel passato.
Scudetto perso? Una ferita che è rimasta aperta, perché non puoi non vincere con 91 punti. Ma andò così e il dolore
venne acuito dalla considerazione che quel Napoli lì giocava un calcio stellare, capace di spargere allegria. Un po’ come questo di Spalletti, mi pare.
Meret? Stava per decollare nella sua fase evolutiva e lo fermarono gli infortuni. Si sta riprendendo, e bene. Il Napoli ci vede bene con i giocatori e anche con i portieri.
Scudetto già indirizzato? Neanche a sospettarlo. Il campionato è lungo, adesso si entrerà nel vivo. Poi, se si può
dire, servirà anche una botta di….Meno infortuni, condizione sempre esuberante, un episodio che ti gira nel momento giusto, pure un errore arbitrale che possa incidere in un senso o nell’altro”.