Nella due giorni di test fisici e atletici tutti volti sorridenti tranne uno, quello di Pepe Reina.
Almeno il portiere spagnolo il primo giorno di raduno a Castelvolturno, non è sembrato tanto disponibile al saluto e al sorriso. Il discorso del suo futuro, che sia azzurro o meno, gli crea un pizzico di tensione.
Lui vorrebbe restare ancora al Napoli con il prolungamento del contratto. Il Napoli per il momento intende tenerlo un’altra stagione, forse la più promettente dell’era De Laurentiis, senza prolungamento di contratto affiancandogli un portiere per il futuro [LEGGI QUI]
Reina partirà quindi per Dimaro-Folgarida con il ‘musone’, anche se alla fine si troverà la soluzione che accontenterà sia il Napoli che Reina che…Quillon il suo agente.
Reina è considerato il leader dello spogliatoio, un pò come lo era Maradona. Proprio un precedente che ha visto protagonista il leader Maradona, da qualche tifoso viene considerato benaugurante.
Estate 1988 e sempre in Trentino ma a Lodrone. In ritiro arriva Maradona pronto a fare la guerra a mister Bianchi, già l’allenatore del duplete scudetto e Coppa Italia del 1987, accusato di aver spinto per la cessione di alcuni calciatori tra i quali Giordano, Bagni, Ferrario e Garella. Quello che sembrava dovesse essere un ritiro di ‘fuoco’ alla fine si è concluso con la pace tra Bianchi e Maradona e al termine di quella stagione il Napoli ha vinto la Coppa Uefa suo primo trofeo europeo.
Ovviamente Reina non ha intenzione di fare nessuna guerra, è troppo attaccato a Napoli e anche lui non vuole altro che realizzare quel sogno che lo accomuna ai tifosi napoletani.
Da leader a leader, da Maradona a Reina, magari il ‘musone estivo’ potrebbe trasformarsi di nuovo in bel sorriso primaverile.