Dopo la ‘bacchettata’ di Infantino sulla questione buu razzisti contro persone di colore negli stadi italiani, è in programma oggi un vertice sulla vicenda tra il presidente della FIGC Carlo Gravina e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Si cerca la migliore soluzione per sollevare le società dalla responsabilità oggettiva in modo da non diventare ostaggio degli incivili, dall’altra per combattere in modo efficace il problema.
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi riporta anche l’esempio della Premier League e del PSG.
In Inghilterra i casi di manifestazioni razziste negli stadi è in aumento anche, secondo qualcuno, per motivi legati alla Brexit che vede la lotta all’immigrazione e la difesa dei confini uno dei punti fondamentali che avrebbe spinto il popolo britannico a chiedere la separazione dall’Unione Europea. Però in Premier League il motto delle istituzioni è “tolleranza zero” e grazie all’uso di telecamere interne le indagini meticoloose delle forze dell’ordine portano all’individuazione e dall’allontanamento dei colpevoli dagli stadi anche a vita fino a multe consistenti e alla galera.
Anche il PSG fa utilizzo di telecamere interne e di sie che hanno permesso al club di ridurre del 98% il fenomeno del razzismo durante le partite casalinghe dei parigini.