Il difensore del Napoli ha rilasciato una lunga intervista alla testata spagnola “AS”.
Queste le dichiarazioni più importanti rilasciate dal calciatore spagnolo:
“Quando Benitez mi ha chiamato al Napoli ho accettato per trovare più spazio e alla fine ho trovato anche un posto bellissimo. Qui mi hanno dato affetto fin dal primo giorno, anche se il caos napoletano è diverso e ti colpisce. Ho imparato le regole tutte loro di guidare dei napoletani. Con Reina e Callejon siamo felicissimi qui”.
Su Reina.
“La sua esperienza è fondamentale dentro e fuori dal campo. Tutto il gruppo sperava nella sua permanenza”.
Sul suo futuro.
“Sono delle parti di Valencia ma personalmente non ho mai cercato di lasciare Napoli. Al contrario, qui sto bene, mi hanno dato tanta fiducia ed ho rinnovato da poco il contratto. Non mi piace pensare a cosa accadrà tra due o tre anni, voglio restare concentrato su questa stagione”.
Sullo scudetto.
“Vincere un campionato è difficile, abbiamo un’ottima squadra, siamo competitivi e vogliamo crescere ancora per avvicinarci a quei 90 punti che servono per farcela. Dobbiamo mantenere il ritmo della stagione di ritorno per tutta la stagione, ma non è semplice. Il livello del campionato si rialzerà, il MIlan ha speso tanto, l’Inter sta tornando, la Juve la conosciamo bene e c’è la Roma di Monchi… Sarà una grande stagione. L’addio di Bonucci più che indebolire la Juve, ha rinforzato il Milan. I bianconeri hanno alternative importanti e hanno perso un difensore, non un attaccante da 40 gol a stagione, che sarebbe molto più difficile da sostituire”.
Su Higuain.
“Senza di lui siamo cresciuti, nel calcio nessuno è indispensabile, poi è venuto fuori Mertens e ci ha sorpreso per la quantità di gol che è riuscito a segnare. Ora è difficile toglietrlo da lì”.
Su Sarri.
“La sua idea di gioco è simile a quella della Nazionale spagnola, e il suo modo di vivere il calcio ha ricordato, a me e Pepe Reina, quello di Luis Aragonés. Ha tanta voglia di trionfare, ci piace la sua fame: con lui siamo cresciuti tanto. La tattica è una delle sue ‘malattie’, in ogni settore del campo. Non avevo mai lavorato così, ma funziona: se bendassero gli occhi a qualsiasi calciatore azzurro, saprebbe muoversi bene lo stesso. Abbiamo fatto tanti giorni di ritiro ma è quello che piace al nostro allenatore, che vuole lavorare con continuità. E il suo lavoro funziona”.
Su Insigne.
“E’ fortissimo e napoletano e rappresenta l’identità del club insieme ad Hamsik, che ormai è qui da 10 anni. Il fatto che Lorenzo sia riuscito a rinnovare il suo contratto mi ha fatto davvero piacere”.
Sul preliminare di Champions League.
“Giocarti tutto il lavoro della stagione scorsa in due partite d’agosto non è mai semplice. Bisogna restare concentratissimi”.
Sul suo ritorno al Santiago Bernabeu negli ottavi di Champions League.
“E’ stato emozionante sia perchè sono un ex madridista, sia per essere riuscito ad entrare in questo stadio con la maglia del Napoli addosso. Al San Paolo li abbiamo fatto soffrire, ma hanno pesato gli errori e la pressione del match d’andata”.
Sulla sfidA con l’Atletico Madrid nell’ Audi Cup.
“E’ una bellissima sfida, contro una squadra competitiva con una mentalità vincente da quando c’è Simeone. Sarà un test importante per comprendere il nostro livello di preparazione”.
Albiol ha poi sottolineato come il modo di interpretare il calcio di Simeone ha perso all’Atletico di ottenere qualche vittoria, e lo ritiene adatto sia al campionato italiano che a quello inglese.
Nel ricordare i derby Real Madrid-Atletico Madrid Albiol si è detto contento della scelta del Real Madrid di puntare sugli spagnoli visto che in Spagna ci sono molti talenti come ad esempio Asensio. Sempre parlando del Real Madrid ha confessato di aver festeggiato la vittoria in Champions dei blancos (“Ovvio, Ovvio, sono un ex Real e un calciatore napoletano. Potevo solo tifare Real Madrid”), e non si è detto sorpreso per il rendimento di Zidane nelle vesti di allenatore.
Nel corso dell’intervista Albiol ha parlato anche di benitez (“Al Real madrid forse non è riuscito a creare una buona relazione con lo spogliatoio e sono felice che stia trionfando con il Newcastle“), del caso Neymar (“Credo che il mercato sia impazzito”), della Nazionale spagnola di Lopetegui (“Sta avendo un ottimo livello di gioco, la vedo favorita contro l’Italia“).
Non poteva mancare proprio un riferimento a un eventuale ritorno in nazionale:
“Sarebbe bellissimo, perchè negarlo. Resto concentrato per dare il massimo con il Napoli e dimostrare quanto valgo: mi sento bene, con voglia di migliorare ancora. E se questo riuscirà a farmi guadagnare una convocazione, ne sarò felicissimo”.
Fonte AS.