Ancora una puntata del programma “Report” in onda su RaiTre, dedicata alle infiltrazioni malavitose nelle curve, in modo specifico di quelle di Juventus e Milan.
Il servizio è andato in onda dopo la riapertura del fascicolo sulla morte di Raffaello Bucci, l’ex ultrà della Juve morto precipitando da un cavalcavia della Torino-Savona durante l’inchiesta Alto Piemonte.
Federico Ruffo in Inghilterra ha raccolto la testimonianza dell’uomo a cui Bucci aveva confidato i timori per la propria vita e attraverso documenti inediti mostrerà il percorso del tesoro accantonato da Bucci e dai Drughi tramite il bagarinaggio, al centro di molte dispute tra tifosi.
L’amico di Raffaello Bucci spiega che Dino Mocciola capoultrà e, per i pm, interlocutore della ‘ndrangheta, gli aveva proibito di andaro allo stadio: «Aveva paura di questa persona. Io mi ricordo che mi disse che era stato picchiato, un po’ prima»
L’ex cognata di Bucci, Ilaria Reale, poco dopo la morte chiede a Gabriella di incontrarla. Cosa racconta? «Che non era da solo sul ponte. Che l’avevano picchiato e buttato giù. Chiesi come faceva a saperelo, ha detto: “Sono uscita con la moglie di un boss”.
Capoultrà dei True Boys è Davide Nouaimia. 42 anni, nato a Stoccarda, originario di Ottaviano. Ci accorgiamo che indossa un anello con due iniziali: R e C, Raffaele Cutolo, il boss della Nuova Camorra Organizzata.
Il servizio di Report ha poi affrontato l’aspetto malavitoso della curva del Milan partendo dalla foto che ha scatenato molte polemiche e che risale a dicembre con il vicepremier Salvini che durante la festa per i 50 anni della curva rossonera, con il leader della Curva Sud, il pluripregiudicato Luca Lucci.
Il 12 aprile 2019 su uno scooter due uomini col casco sparano cinque colpi: uno finisce nel cranio di Enzo Anghinelli. Considerato uno dei punti di riferimento dei principali narcotrafficanti su Milano e ha un passato da ultrà nel Milan ma nella fazione che la guerra l’ha persa.
Lucci, leader della Curva Sud del Milan ha già collezionato sei anni di condanne. I primi quattro sono per un’aggressione allo stadio, nel febbraio 2009, durante il derby Milan-Inter.
Lucci il trono non lo ha conquistato, lo ha ereditato: a spianargli la strada e fare piazza pulita degli altri gruppi è stato un altro re: quello che sarebbe l’attuale dominatore occulto della curva Sud. Giancarlo Lombardi, detto Sandokan.
Loris Grancini con Lucci va in vacanza, fa serata. Pregiudicato anche lui è leader milanese di una gruppo ultrà della Juventus ma che è anche un uomo di peso nella malavita milanese. È l’alleato giusto per chiunque voglia regnare sulla curva a Milano.
Giancarlo Lombardi, ex capo ultras del Milan, tentò di ricattare il Milan e dopo la condanna per tentata estorsione fu accusato di aver riciclato un milione di euro per un imprenditore legato al clan mafioso Fidanzati.
Fonte Rai Tre.
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