Il noto agente Mino Raiola ha rilasciato un’intervista al quotidiano svedese Expressen, nella quale ha denunciato il razzismo verso i calciatori di colore.
“Il calcio è lo sport più democratico in assoluto, di conseguenza dovrebbe essere uguale per tutti. La gente pensa non ci sia discriminazione, ma non è così: i calciatori di colore ricevono sempre un certo tipo di trattamento. A mio parere c’è discriminazione consapevole. Mi domandano sempre: ‘Mino, questo giocatore è come Pogba, Balotelli e Lukaku?’, mai ‘Somiglia a Ibrahimovic o Beckham?’. Gli atleti di colore hanno sempre una diversa collocazione.
A Romelu (Lukaku, ndr) i problemi non sono mai mancati. Sua madre mi raccontò che ad ogni sua partita era costretta a portare con sé il certificato di nascita del ragazzo, perché gli altri genitori si rifiutavano di credere che avesse 12 anni, specie quando segnava 3 o 4 gol. Non si tratta di episodi casuali”.