20 febbraio 2014 Swansea-Napoli, una partita che Rafael Cabral, portiere azzurro, difficilmente dimenticherà. In Galles gli azzurri giocavano la gara di Europa League, in porta c’era Rafel che sostituiva l’infortunato Reina. Il brasiliano stava disputando un’ottima partita ma ad un certo punto, durante un’uscita alta, poggia male il ginocchio destro a terra che gli causa la rottura del legamento crociato anteriore. Subito il giorno dopo fu visitato a Roma che confermò la gravità dell’infortunio. L’operazione è imminente ma non in Italia, Rafael decise di andare in Brasile dove già fu sottoposto ad un precedente intervento. Con lui anche lo staff medico azzurro che lo ha accompagnato per tutta la durata della riabilitazione post-intervento.
Arriva il momento del ritorno a Napoli, Rafael torna al Centro Sportivo di Castelvolturno per continuare la riabilitazione. Un percorso affrontato sempre col sorriso, con determinazione ma soprattutto con molta fede. Il brasiliano non si è mai lasciato andare, ha sempre avuto la forza di reagire e questo lo ha portato a guarire in totale serenità. Voleva essere pronto per il ritiro a Dimaro e ce l’ha fatta. Infatti Rafael adesso si può dire che sta bene e lo dice lui stesso sul suo profilo Instagram dove ha postato questo messaggio:“Vorrei condividere con voi tutta mia la gioia per come mi sento, questo è un altro miracolo di Gesù nella mia vita, ho solo fatto tutto il necessario affinché potessi tornare a giocare. Quattro mesi e mezzo dopo l’intervento i risultati sono stati meravigliosi e gloria a Dio ora sono libero di giocare! Non potevo trattenermi dal dire che in tutto questo periodo, senza il sostegno della mia bella moglie, compagna, partner, che ogni momento era al mio fianco, piangendo, sorridendo, pregando, sperando che tutto passasse presto. Voglio ringraziare tutta la nostra famiglia che ha fatto di tutto per noi, ci rende più forti, voglio anche ringraziare tutto lo staff del dottor René Abdala per il lavoro spettacolare, devo ringraziare il Santos Football Club per il loro sostegno e per avermi offerto questa struttura per la mia guarigione, grazie a Thiago e Rafael Avelino, che in tutti questi mesi, 6 ore al giorno erano con me, guidandomi su quello che dovevo fare, voi ragazzi siete eccezionali sarò eternamente grato per tutto quello che avete fatto, non solo come professionisti, ma come grandi amici. Voglio ringraziare il mio club SSC NAPOLI e tutta la struttura, il sostegno, la cura che avevano per me, sempre presente non mi ha mai lasciato e non mi ha mai fatto mancare nulla, e voglio ringraziare tutti i miei amici che erano presenti, sempre preoccupati e quanti regali! Senza tutti voi ragazzi la vittoria non sarebbe stata possibile! Ora si torna a fare sul serio, giocare a calcio! Molte cose accadono per renderci più forti, e so che con Gesù tutto è possibile!”.