I legali del Gruppo RCS Mediagroup, società che comprende anche “La Gazzetta dello Sport”, hanno inviato una segnalazione a Coni e FIGC sulle dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Mediaset Premium da De Laurentiis dopo la partita di Champions League Napoli-Real Madrid.
Non c’è nessuna intenzione di entrare nel merito della faccenda, ma un passaggio del comunicato apparso con tanto di virgolettato proprio sul portale web della “Gazzetta dello Sport” merita un approfondimento:
“(…) espongono Mimmo Malfitano al concreto rischio di subire nuovi attacchi da parte della tifoseria napoletana….”.
Nel rinnovare la massima solidarietà al collega Mimmo Malfitano per l’ignobile atto vandalico di cui è stato vittima, è anche opportuno porsi una domanda.
Perché se certi episodi avvengono in altre città si parla di teppisti che nulla hanno a che fare con il calcio, che le mamme degli imbecilli sono sempre incinta o, al limite, di pseudo-tifosi, mentre se accadono a Napoli si parla di “tifoseria napoletana”?
E’ giusto ricordare che la tifoseria napoletana si è sempre distinta per la passione, il fascino delle coreografie e la bellezza dei cori che animano lo stadio San Paolo e che anche a Madrid ha tenuto alta l’immagine del calcio italiano.
Parlare di “tifoseria napoletana” potrebbe essere considerato un piccolo autogol che può essere pareggiato chiedendole scusa per averla accostata ad episodi che non fanno parte della sua cultura sportiva.