Gennaro Mattia Malinconico, tifoso napoletano che vive a Empoli, ha incontrato Luciano Spalletti, il mister dello scudetto azzurro, e ha una bella storia da raccontare
Tutti sanno che Luciano Spalletti, l’allenatore della squadra partenopea che ha vinto lo scudetto dopo 33 anni, ha deciso di tatuarsi lo stemma del Napoli con il tricolore e il numero tre sul braccio sinistro. È stato il suo primo tatuaggio della vita e lo ha fatto per celebrare l’impresa. Subito dopo si è tatuato, sull’altro braccio, anche i nomi dei tre figli, Samuele, Federico e Matilde.
Ma quel tipo di tatuaggio, c’era chi l’aveva già fatto prima di lui. Questa storia, ce la racconta Gennaro Mattia Malinconico, tifoso azzurro, che fu, tra l’altro, intervistato dalla giornalista di Canale 8, Italia Mele, prima di Bologna-Napoli. Gennaro vive a Empoli e ha avuto la possibilità di incrociare, in Toscana, proprio il tecnico campione d’Italia.
“Ieri ero a cena – racconta il giovane tifoso – quando mi sono reso conto, attraverso le storie in diretta su Instagram della pagina dell’Avane Calcio, che il mister era lì (che poi è la prima squadra dove hanno giocato Luciano e suo fratello Marcello). Spalletti era in compagnia dei tanti bambini e ragazzi in maglia gialla, per far festa con loro e con le famiglie. A quel punto ho preso l’auto e ho raggiunto quel luogo di corsa. Da casa mia ad Avane, che è un quartiere, ci vogliono solo due minuti di macchina. Arrivato lì, dopo averlo salutato, gli ho mostrato il tatuaggio e gli ho detto ‘mister lo hai copiato’ e lui risponde ‘bada li che lavoro!’ Spalletti ha scattato foto e firmato autografi ai ragazzi. Mi ha firmato anche la bandiera campione d’Italia e poi ci siamo abbracciati! A seguire è tornato a Montaione (la tenuta del fratello). E stamattina l’ho visto di nuovo, di sfuggita, sotto casa mia”.