Solo qualche mese fa parlarne era una bestemmia, ma da ieri è cambiato qualcosa. Ahi ahi, quanto siete birichini…già state pensando a qualcosa di male…non si fa.
Il “coso” nel calcio è quell’oggetto del desiderio (per caso state rifacendo i birichini?) diviso in tre fasce: una verde, una bianca e una rossa. In Italia lo chiamano “tricolore” a Napoli “‘o scudett'” (forse detto così da più soddisfazione, è più sfizioso).
La prima volta che ne parlò Maurizio Sarri lo definì “una bestemmia”, ma che ai toscani come lui “ogni tanto una bestemmia scappa”.
Alla fine della conferenza stampa dopo l’immeritata eliminazione in Europa League contro il Villareal, il toscano che allena il Napoli è tornato a “bestemmiare”, in maniera più soft e ancora più scaramantica di quanto possa fare un napoletano scaramantico: “La Coppa è uno sfizio, ma è il “coso” quello che interessa ai napoletani. Lotteremo fino alla fine”.
“Coso” che bella parola, nel calcio s’intende.
Detta poi da Sarri sembra avere un gusto speciale, così come è bello e speciale sentirgli dire che per conquistare il “coso” lotteremo fino alla fine, perchè quel “coso” è l’unico “coso” che a Napoli piace sia agli uomini che alle donne.
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