Non è il numero di gol segnati ad averlo posto nei cuori dei napoletani. 23 gol in 78 presenze in maglia azzurra non rappresentano un bottino da brividi indelebili.
A legare Bruno Giordano al Napoli è un sentimento nato dal nulla, reso ancor più forte dal fatto sia sbocciato dalle ceneri di un longevo e duraturo legame con la società che lo ha cresciuto e lanciato, la Lazio.
Quella tra Bruno Giordano ed il Napoli è una storia breve ma intensa, intensissima. Maglia col numero nove sulle spalle, tecnica, movimento e sprazzi di punta moderna in un’epoca che moderna non lo era affatto.
Sole tre stagioni, ma palmares di primissimo piano: uno scudetto, una coppa Italia con annessa vittoria della classifica cannonieri.
La si può chiamar bravura, fortuna, casualità. Un dato è inconfutabile: Bruno Giordano al Napoli ha dato tutto e la città gli è rimasta nel cuore. Lo si percepiva in campo e lo si è percepito ogni qual volta l’ottica di una telecamera gli ha “chiesto” di Napoli, immortalando i suoi occhi lucidi, la compostezza e la calma di chi ha il cuore che batte a mille perché straboccante di emozione.
Dapprima accanto a Maradona e Carnevale, poi accanto all’argentino e Careca, ha dato vita alla MA.GI.CA, indimenticabile acronimo impresso nei cuori azzurri con l’orgoglio di mostra l’obelisco della propria grandezza.
Una vita professionale di altissimo livello turbata da qualche macchia che ne ha rischiato di compromettere la carriera negli anni ‘80. Fortunatamente per lui (e per il Napoli), così non è stato e sui cuori dei napoletani è rimasta una sola macchia: quella incancellabile del suo ricordo.
Oggi Bruno Giordano compie 58 anni. Sarà felice di sapere che c’è ancora una città intera che gli tributa plauso, ringraziamenti, ed ovviamente auguri.