Napoli-Sampdoria sabato pomeriggio sarà una gara speciale per Fabio Quagliarella e i tifosi azzurri.
L’ex attaccante azzurro, ora alla Sampdoria, torna al San Paolo, nello stadio che lo ha acclamato per tanto tempo ad ogni gol e, prima che venisse fuori la storia dello stalker, anche che lo ha fischiato quando è andato via. Ora però per lui solo cori, striscioni e applausi.
Il 2017 è un anno speciale per Quagliarella perché finalmente ha potuto raccontare tutta la verità, quella verità tenuta nascosta per tanto, troppo tempo, che gli aveva tolto il sorriso, ma soprattuto lo aveva messo contro la sua città.
A febbraio dopo la gara della Sampdoria contro il Cagliari, Quagliarella si sfoga e inizia a tirare fuori tutto ciò che aveva tenuto dentro. Nell’intervista post-partita racconta il suo dramma. Un dramma vissuto per anni, che lo ha tenuto prigioniero.
Raffaele Piccolo è stato lo stalker che lo ha tenuto “ostaggio”, lontano dagli amici, dalla sua città. Una persona che lo ha perseguitato e che addirittura ha minacciato di morte anche la sua famiglia. Se Fabio è andato alla Juventus è solo perché Piccolo lo ha costretto.
Raffele Piccolo è stato poi arrestato e condannato e Quagliarella ha potuto finalmente liberarsi da un peso e raccontare la verità, la sua verità (LEGGI QUI).
Fabio Quagliarella non ha mai nascosto di amare Napoli e la maglia azzurra, il suo sogno di chiudere la carriera a Napoli è stato spezzato ma ora potrà, seppur da avversario, riabbracciare i suoi tifosi e questa volta senza sentirsi “un traditore”. La gara contro la Sampdoria capita nel periodo più bello dell’anno: Natale e Fabio Quagliarella regalo più bello non poteva riceverlo, giocare nel “suo” stadio.
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