Vittorio Quagliarella, padre dell’ex calciatore del Napoli Fabio oggi in forza alla Sampdoria, ha rilasciato una dichirazione a Internapoli.it.
“Mio figlio ama ancora la maglia azzurra e tornerebbe alla corte di De Laurentiis ma al momento non c’è stato alcun contatto tra le parti. Dopo la condanna di Piccolo non ho sentito nessuno della società, ma non importa.
Fabio non scelse la Juve, ma la società bianconera fu l’unica a credere in lui. Al Napoli erano giunte due offerte: quella della Juve e e quella del Rubin Kazan. Quindi scelse la Juve, cosa andava a fare in Russia? Lì sarebbe finito come calciatore.
Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo. Qualche mese prima dell’addio acquistò casa dalle nostre parti, doveva essere la casa del Quagliarella leader del Napoli ma il pavimento non è stato praticamente mai calpestato. Acquistò una barca e lo fece perché era certo di restare. Cosa se ne sarebbe fatto di una barca a Torino?.
Mio figlio era felice per l’acquisto di Cavani. Si chiedeva come sarebbe stato rimodellato l’attacco del Napoli con lui, l’uruguaiano, Lavezzi ed Hamsik. Pochi giorni dopo arrivò la cessione e l’inizio di una tristissima vicenda di cui non potevamo parlarne con nessuno.
Il resto è storia nota. E’ finalmente finito un incubo per Fabio e tutta la nostra famiglia”.
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