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Pugilato, a Mondragone la sfida Italia-Belgio in nome della famiglia Perugino

Undici incontri emozionanti hanno caratterizzato la prima rassegna internazionale del 2025 in Campania. Presente anche Biagio Zurlo, ex campione italiano dei pesi welter e oggi direttore sportivo delle squadre nazionali.

C’è un marchio inconfondibile nel pugilato campano. Conduce a pochi chilometri da Caserta, in quel paese discretamente popoloso di San Prisco, che sotto l’egida della Tifata Boxe è divenuto riferimento per la nobile arte. Lì vivono tuttora i Perugino, famiglia di campioni che hanno dato lustro all’Italia in giro per il mondo. Il maestro Giuseppe è un’icona, capostipite di figlioli e nipoti che il pugilato lo declinano come si fa con il culto della religione. Prisco Perugino era un talento cristallino. Morì sotto un treno nel 2001 quando era campione italiano superpiuma. Antonio Perugino, all’apice della carriera e campione del mondo dei pesi medi Wbo, quando combatteva coi migliori in circolazione, finì in coma al termine di un match che segnò la brusca fine della sua carriera. Imbattuto da professionista. E pugile di grandi mezzi era anche il terzo fratello, Claudio. Fu professionista anche lui. Antonio e Claudio affiancano tuttora il padre alla Tifata Boxe. Giuseppe Perugino, classe ’93 e figlio di Prisco, espone in bacheca vari titoli italiani e già da diversi anni rappresenta con orgoglio le Fiamme Oro. Allena giovani pugili, con una dedizione ed una serietà spiccata che ne fanno un punto di riferimento per l’intero settore nazionale della Federpugilato.

Domenica scorsa il palazzetto dello sport di Mondragone ha ospitato il primo evento pugilistico internazionale dell’anno nella nostra regione. Le squadre di Italia e Belgio si sono affrontate in una kermesse organizzata dalla Tifata Boxe e dalle Fiamme Oro, sezione giovanile di Caserta, in collaborazione con lo studio legale che fa capo all’avvocato Giovanni Viola e alla consorte Laura Zannini, con la partecipazione della Rodari Boxe. E lo spettacolo è stato notevole, tale da richiamare nella bellissima struttura un folto pubblico e le istituzioni del pugilato nazionale. Undici gli incontri previsti, diretti dagli arbitri Pepe, Terlizzi, Nocadello e Di Fuccia che si sono alternati sul quadrato.

La rappresentativa azzurra l’ha spuntata 6-3, grazie alle vittorie di Vincenzo Sodano nei 50 kg under 15, Valentina Mirto nei 54 kg under 19, Vincenzo Viola nei 46 kg under 15, Giuseppe Perugino nei 60 kg under 17, Francesco Savarese nei 67 kg under 19 e Giuseppe Raffaele nei 75 kg under 19.

Ci sono stati anche due match fuori programma, con i portacolori della Tifata Boxe Daniele D’Aniello e Roberto Rossetti che hanno affrontato i due atleti delle Fiamme Oro Caserta Raffaele Mirra e Karol Burchi.

Molto applauditi i giovani idoli della folla locale, i talentuosi pugili di Mondragone Vincenzo Viola e Francesco Savarese. L’incontro che vedeva il primo opposto al belga Maalem Daoud è durato pochi secondi, interrotto in maniera precauzionale dall’arbitro. Savarese ha invece deliziato la platea, regolando nettamente ai punti Nathan Durigneux.

“Sono molto contento di quanto i nostri ragazzi hanno fatto vedere questa sera. – ci dice Giuseppe Perugino, coordinatore per le Fiamme Oro della sezione giovanile di Caserta – Meritano di raccogliere soddisfazioni dal momento che tutti i giorni lavorano sodo. Chi mi conosce sa bene quanto io e i miei collaboratori siamo intransigenti. D’altronde a casa Perugino si mangia da sempre pane e pugni. Ho cercato e cerco tuttora di mettere insieme le esperienze personali agli insegnamenti di mio nonno e dei miei zii con un’unica finalità: aiutare questi ragazzi ad inseguire il loro sogno”.

Presente alla kermesse di Mondragone anche Biagio Zurlo, figlio di Lucio, ovvero di quell’essere mitologico metà uomo e metà ring, fondatore, anima e cuore della Boxe Vesuviana.

“Questo entusiasmo che stiamo respirando qui è davvero la linfa vitale del pugilato. – ha raccontato nel corso della telecronaca Zurlo, ex campione italiano dei pesi welter, poi allenatore, oggi direttore sportivo delle rappresentative nazionali ma anche ricordato come il primo docente ad aver portato la boxe nella scuola nelle ore curriculari – La Campania resta fortissima sia per la qualità degli atleti che sforna che per i ruoli centralissimi occupati da allenatori e dirigenti. Nel mondo arbitrale Enrico Apa è riferimento assoluto, reduce dalle Olimpiadi. Clemente Russo guida la squadra elite mentre Patrizio Oliva quella degli school boy. Rosario Africano, ex presidente regionale è oggi vice presidente nazionale. Insomma, qualità, competenza e idee chiare. Penso che a breve toccherà anche a Giuseppe Perugino fare stabilmente il suo ingresso tra gli allenatori delle nazionali. Anzi, preannuncio che a Caserta avrà luogo nei prossimi mesi un raduno delle squadre e che Perugino vi parteciperà. Lo merita tutta la famiglia che lui egregiamente rappresenta”.

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