Il covid-19 ha stravolto la vita dei cittadini di tutto il mondo e il calcio di certo non poteva essere immune agli effetti devastanti della pandemia.
Sospese quasi tutte le competizioni calcistiche. Solo in Angola, Aruba, Australia, Bielorussia, Burundi, Hong Kong, Jamaica, Malawi e Nicaragua ci si ostina a giocare ancora.
In Italia il campionato di Serie A è fermo da lunedì 9 marzo giorno di Sassuolo-Brescia (3-0) che ha chiuso la 26esima giornata. Stop imposto anche a Champions League ed Europa League ferme dal 12 marzo.
Federazione e Lega stanno valutando tutte le ipotesi possibili per far ripartire i campionati anche per rispettare i contratti dei diritti TV e degli sponsor.
Prima ipotesi: si riparte la prima settimana di maggio. Si giocherebbe tutti i mercoledì e tutte le domeniche dal 3 maggio al 21 giugno. In pratica ci sarebbero le 15 date necessarie per giocare i rimanenti 13 turni di Serie A (le ultime 12 giornate più una giornata per i quattro recuperi del 25esimo turno) e i due di Coppa Italia. Le coppe europee potrebbero giocarsi dal 24 giugno al 19 luglio. In questo caso la stagione calcistica europea terminerebbe appena una settimana dopo rispetto a alla data prevista nel caso si fossero giocati gli europei (19 luglio anziché 12 luglio). Privilegiare le competizioni nazionali a quelle europee potrebbe anche essere una necessità per consentire a tutte le nazioni di riaprire senza pericoli le frontiere chiuse per l’emergenza coronavirus.
Seconda ipotesi: si riparte la prima settimana di giugno. In questo caso mancherebbero le date necessarie per giocare tutte le tredici giornate ancora in sospeso e i due turni di Coppa Italia. La via maestra potrebbe essere play-off e play-out che richiederebbero la disponibilità di non più di sette date. Le coppe europee si completerebbero comunque tra il 24 giugno e il 19 luglio. Resterebbe solo da trovare due date per giocare le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia.
Terza ipotesi: il campionato non riparte e si cristallizza la classifica attuale. In questo caso Federazione e Lega dovrebbero decidere se assegnare lo scudetto, quali le squadre qualificate alle coppe europee e quali invece quelle retrocesse in Serie B per fare posto almeno al Benevento protagonista di un supercampionato cadetto.
Ovviamente tutte le ipotesi al vaglio sono sempre condizionate e condizionabili dall’imponderabile evoluzione dell’emergenza coronavirus.