Giuseppe Portella, professore di patologia clinica alla Federico II e membro dello staff per i tamponi del Napoli ha parlato a Radio Marte.
“Tamponi del Napoli? Il protocollo prevede che lo facciano 2-3 volte alla settimana, poi prima delle gare ne viene fatto un altro. Ho smesso di contare da un paio di mesi e in quel momento ne avevamo fatti circa 4000. I calciatori si stanno sottoponendo a uno sforzo notevole. Io credo che il protocollo sia stato seguito correttamente dal Napoli e i fatti gli stanno dando ragione, in una situazione del genere è quasi impossibile non avere infetti. Chiaramente dopo Napoli-Genoa il rischio aumentava così come dopo ogni incontro. Però è difficile dire che Zielinski si sia effettivamente infettato nella partita contro il Genoa. Diciamo che la temporalità ci fa sospettare qualcosa del genere.
Giocare Napoli-AZ Alkmaar? Io opterei per uno stop delle competizioni, come si è fatto per gli altri sport e per il calcio dilettantistici. Io non lo dico per antipatia, parlo da professionista. Naturalmente questa è la visione di un tecnico, poi ci sono anche motivazioni economiche e anche emotive. Bloccare il calcio significherebbe poi dare un contraccolpo psicologico alla popolazione”.