Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta che collega il club di Agnelli alla ‘ndrangheta
Due boss della ‘ndrangheta, Saverio e Rocco Dominello (condannati), erano “quelli del campo”, da intendersi campo da calcio, “perché nell’intercettazione si stava parlando di una divisa della Juve da regalare a un appartenente della famiglia Bellocco“. Lo scrive la corte d’appello di Torino nelle 335 pagine delle motivazioni della sentenza sul processo ‘Alto Piemonte’ sulle infiltrazioni criminali al nord ovest e nella curva bianconera.
“È indubitabile — spiegano i giudici — che già da anni sussistesse l’interessamento diretto delle locali piemontesi di ‘ndrangheta nella spartizione del business dei biglietti della Juve“. Come scrive La Repubblica, una delle figure chiave è l’ex tifoso Fabio Germani, assolto in primo grado e condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa: “Il mondo della ‘ndrangheta piemontese lo conosceva anche come frequentatore della famiglia Agnelli”.