Il capitano giallorosso spegne oggi quaranta candeline.
Francesco Totti, “Il capitano”, “er pupone”, “l’ottavo Re di Roma”. Lui che nella Capitale è nato il 27 settembre 1976, la stessa annata del primo “cucchiaio su calcio di rigore” made in Panenka. Totti con il “cucchiaio” di rigori ne ha segnati più di uno, compreso quello nella semifinale degli Europei 2000 contro l’Olanda.
Totti oggi festeggia 40 anni ed è festa grande nella Roma giallorossa, ma non solo. Totti è la bandiera della Roma, ma è anche un’icona del calcio mondiale, un vanto per l’Italia calcistica. Lo dimostrano gli auguri arrivati da tutto il globo calcistico, compresi quelli del Napoli e di De Laurentiis.
Auguri meritati per aver contribuito alla vittoria dell’Italia nel mondiale del 2006 in Germania. Per essere con Toni l’unico italiano ad aver vinto la Scarpa d’Oro (2007). Per essere il secondo miglior marcatore della Serie A con 250 gol, secondo solo a Silvio Piola che ne ha fatti 274. Vedere gli spettatori del Santiago Bernabeu tutti in piedi per applaudire un avversario, è un onore riservato a pochi e Totti è fra questi.
Soprattutto Totti gli auguri li merita per il suo impegno nel sociale, lui che da “Ambasciatore Unicef” ha adottato a distanza 11 bambini di Nairobi e che ha dato in beneficenza tanti soldoni guadagnati con apparizioni extra-calcistiche.
Totti non può essere considerato un nemico, ma solo un avversario da battere, al quale fare una standing ovation per i suoi 23 anni in Serie A, per i suoi 306 gol segnati in tutte le competizioni dove ha giocato 763 partite tutte con la maglia della Roma ultima bandiera, con Marek Hamsik, in un calcio dove la poesia sta perdendo il confronto con altri valori meno nobili.
Auguri Francesco, pagina importante della storia del calcio mondiale.