Ranieri e Conte contro Guardiola e Mourinho, Guidolin e Mazzarri a caccia della salvezza. E’ ufficialmente iniziata la Premier League più italiana di sempre.
Allora, ci sono quattro italiani a Londra. No, non è una barzelletta e a dirla tutta non è nemmeno solamente Londra, ma un po’ tutta l’Inghilterra che ha improvvisamente riscoperto (e riconosciuto) il talento della scuola di allenatori italiana. Dalle conferme alle nuove avventure, dalle scommesse all’ultima spiaggia, la Premier League si tinge d’azzurro (o di tricolore, fate voi) e si prepara a regalarci una delle stagioni più spettacolari di sempre con l’Italia protagonista in panchina: Claudio Ranieri è stato ovviamente confermato dal Leicester dopo la vittoria del campionato, sperando di vivere un’altra favola con l’esordio assoluto delle Foxies in Champions League; il Chelsea aveva bisogno di riprendersi dopo una stagione deludente su tutti i fronti e per farlo ha deciso di pagare uno stipendio faraonico ad Antonio Conte sperando che l’ex allenatore dell’Italia riesca a riportare in vetta i Blues; tutt’altro discorso invece per Watford e Swansea, che per evitare le retrocessione si affidano all’esperienza rispettivamente di Walter Mazzarri e Francesco Guidolin.
Sulla strada tracciata da Vialli, Ancelotti e Mancini, una colonia italiana (alla quale si aggiungono Roberto Di Matteo e Walter Zenga che in Championship saranno alla guida di Aston Villa e Wolverhampton) che dovrà vedersela contro alcuni tra i tecnici più forti del mondo, come Josè Mourinho, Pep Guardiola e Jurgen Klopp. I primi verdetti sono già stati emessi e Zlatan Ibrahimovic ha portato alla corte di Mourinho il primo trofeo stagionale, battendo 2-1 il Leicester di Ranieri ed il Community Shield sulla sponda United di Manchester. Anche la prima giornata ha visto sempre Ranieri dare il via alle danze, altra sconfitta sempre per 1-2 stavolta contro un Hull City affidato “ad interim” a Mike Phelhan. Ma andiamo a vedere meglio come si configurerà la Premier League più italiana di sempre.
La lotta per il titolo – Nonostante la favola Leiceseter sia ancora vivida nei nostri occhi e nei cuori di tutti gli appassionati di sport, le quattro regine del campionato quest’anno saranno le due Manchester, il Chelsea e l’Arsenal, con il Liverpool pronto ad approfittare di un passo falso delle più accreditate rivali. Il City parte in pole position dopo aver messo sulla panchina un Pep Guardiola che avrà quasi l’obbligo di vincere, soprattutto dopo gli acquisti di Stones in difesa, Gundogan, Nolito e Sanè a centrocampo a dare sostegno al Kun Aguero. Lo United ha risposto a tono, acquistando Bailly e Mkhitaryan, ma soprattutto con le tre bombe dell’estate: Paul Pogba, Zlatan Ibrahimovic e Jose Mourinho in panchina, con lo svedese che ha già messo il suo timbro sulla prima stagionale, portando il primo titolo dell’anno ai Red Devils. Seguono, secondo i bookmakers, Arsenal e Chelsea appaiate, con i Gunners che si affidano ancora ad Arsene Wenger, che conta sulla crescita dei talenti già in casacca biancorossa e sul trio Ozil-Giroud-Sanchez. Discorso diverso per i Blues che, come già detto, hanno piazzato in panchina Antonio Conte, con Kanté ed il giovane Batshuayi a rinforzare l’organico in attesa di altri colpi che soddisfino l’ex CT della nazionale.
Più staccate, Liverpool e Tottenham cercheranno di piazzarsi nella corsa Champions. Klopp, al secondo anno in Reds, si trova un Wijnaldum in più sulla trequarti e Sadio Manè sulla sinistra per cercare di risollevare le sorti dalle parti di Anfield. Pochettino invece ha perso in difesa Fazio, volato a Roma, per dare il benvenuto a Vincent Janssen a White Hart Lane. Sembra invece molto difficile che il Leicester possa ripetere la stagione scorsa, certo, sognare non costa niente e la scorsa annata ha dimostrato che, raramente, paga, ma Ranieri ha dovuto fare i salti mortali per trattenere Vardy, con Mahrez che borbotta e Kanté che ha scelto il blu di Londra, sostituito dal mediano Mendy dal Nizza e con l’acquisto di Ahmed Musa dal CKSA per rinforzare l’attacco in vista anche della Champions League.
Speranze salvezza – Saranno invece invischiati nella lotta per non retrocedere gli altri due allenatori italiani, con il Watford di Walter Mazzarri che è una delle principali indiziate alla retrocessione. Per evitare questa sorte, si affida ad uno dei suoi pupilli, Zuniga in arrivo dal Napoli, e all’acquisto del giovane attaccante nigeriano Isaac Success. Speranze ridotte al lumicino per le tre neopromosse, Middlesbrough, Burnley ed Hull City, quest’ultima con un allenatore ad interim ed una rosa ridotta a 22 giocatori, che ha però battuto il Leicester campione in carica nella gara d’esordio, ma la cui retrocessione è data tanto per certa da non essere nemmeno quotata dai booker. Nuova avventura, subito complessa, per Francesco Guidolin che dopo aver chiuso la sua lunghissima parentesi all’Udinese ha deciso di abbracciare la causa dello Swansea City, ma che dovrà aggrapparsi alla nuova coppia d’attacco Llorente-Baston per ottenere una salvezza quanto più tranquilla possibile, affidando il peso delle offensive proprio all’esperto ex attaccante di Juventus e Siviglia.