L’azienda spagnola che ha acquistato i diritti tv della Serie A ha obbligato la Liga a standard alti e uguali per tutti.
Non solo registi e produttori. I diritti tv della Serie A 2018-21 coinvolgeranno anche i giardinieri. Come scrive La Repubblica, il nuovo corso di Mediapro si è aperto all’insegna dello slogan dei fondatori Jaume Roures e Taxto Benet: «Vogliamo valorizzare il campionato italiano nel mondo. Il suo marchio dovrà diventare forte come quello della Premier League».
Questo proposito passa dalla realizzazione di un prodotto uguale su ogni campo, obiettivo che può essere raggiunto rispettando un lungo elenco di prescrizioni predisposto dal gruppo spagnolo. Al primo posto la qualità dei terreni di gioco: in ogni stadio l’erba dovrà avere la stessa altezza e la stessa intensità di verde, e il taglio del prato dovrà seguire le stesse righe.
Negli anni scorsi Infront aveva suggerito di sanzionare i club incapaci di tenere il campo in condizioni decorose. Ora Mediapro si spinge oltre chiedendo un colpo d’occhio identico ovunque. L’agenzia internazionale, con sede a Barcellona, vuole anche una cartellonistica pubblicitaria con standard ben precisi: il secondo giro di led (quello più vicino alle tribune) dovrà avere gli stessi colori in tutti gli stadi.
Gli sponsor quindi potranno essere diversi, ma gli abbinamenti cromatici dovranno essere simili. E le tribune andranno riempite nei settori centrali più inquadrati dalle telecamere, come accade in Spagna dove questo precetto è rinforzato da sanzioni economiche nei confronti dei club inadempienti.
Questa è la strada che conduce al sogno di una Serie A più vicina alla Premier. Il campionato inglese sta pensando di introdurre una pausa di un mese a gennaio, salvando le tradizionali partite di Santo Stefano e Capodanno. In Italia, l’esperimento “natalizio” dovrebbe proseguire almeno per altre due stagioni. Poi si valuterà.
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Fonte: calcioefinanza