Il direttore sportivo della Fiorentina ha presentato il nuovo acquisto Verdù. Daniele Pradé ha parlato alla conferenza stampa di presentazione di Verdù, tenutasi allo stadio Artemio Franchi. Diversi i temi trattati dall’ex-Roma, in primis le critiche rivolte dai tifosi alla società: “Non riesco a capire perché ci siano tante critiche a questa Fiorentina e a questa proprietà: abbiamo cercato di mantenere la squadra competitiva e siamo certi di averlo fatto, rispettando il fair play finanziario. Noi l’abbiamo capito bene, altri meno. Ci sono molti modi per aggirarlo, il nostro è dare l’esempio di una società sana“.
Sul complicato caso-Salah: “Nessuno di noi poteva immaginare quello che aveva in testa Salah. Noi avremmo potuto riscattarlo ma non prima di gennaio 2016, e comunque l’accordo prevedeva un prestito di 18 mesi. La clausola? Facciamo mea culpa, però, ripeto, tutto si è svolto a sorpresa, il giocatore ha cambiato pure manager, il calcio insegna che non sempre certe situazioni sono chiare. La Fifa gli ha concesso un transfer provvisorio perché deve tutelare i diritti dei lavoratori, poi però si pronuncerà definitivamente entro dicembre e allora ne riparleremo“. Il dirigente viola ha poi ribadito: “I Della Valle hanno investito finora da quando sono nel calcio oltre 300 milioni di euro. Non stanno disinvestendo, non avverto distacco dalla nostra proprietà, tant’è che stiamo già programmando le operazioni da fare a gennaio per completare e rinforzare sempre più questa Fiorentina”.
La parola passa a Verdù, ex-Espanyol: “Ho scelto la maglia numero 21 in ricordo del mio ex capitano Daniel Jarque: aveva quello stesso numero, morì a Coverciano sei anni fa durante un ritiro, io c’ero. Dovevo prendere questo numero di maglia per forza di cose – ha aggiunto lo spagnolo – Sono tornato a Firenze dove ho vissuto con i miei compagni quella terribile tragedia. Ora comincio questa avventura nel calcio italiano, in carriera ho fatto più di 200 partite nella Liga, in grandi club, capisco la sorpresa nei miei riguardi ma sono pronto per sfruttare questa grande opportunità. La mia carriera non era finita, era solo diventata un po’ diversa. Ora sono pronto per aiutare la Fiorentina“