Il giovane esterno del Sassuolo è tornato in auge per indossare la maglia del Napoli.
“Romano de Roma, zona Monte Mario“, Matteo Politano non lascia spazio alle interpretazioni della sua provenienza, che della Capitale è anche calcistica. Scuola Roma, dai primi calci fino alla prima squadra, Politano ha passato l’infanzia guardando dall’alto del suo Colle lo Stadio Olimpico che ospitava la squadra spettacolare di Fabio Capello che riuscì a vincere lo Scudetto.
–
Classe 1994 ed elemento di spicco del sempre florido settore giovanile giallorosso, il calciatore nel 2012 – dopo qualche convocazione in prima squadra con Zeman – viene dato in prestito al Perugia in Serie C1. Con gli umbri la stagione è più che positiva, 10 gol gli consentono un ritorno diverso alla Roma e di diventare utile pedina di scambio, nell’affare col Pescara che riporta Caprari nella Capitale.
Anche in Abruzzo, dove resterà per due anni in comproprietà, sono più che buone le prestazioni e contraddistinte da 12 gol: segnature che gli consentono anche l’entrata nel giro nella Nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio.
–
Dopo il biennio a Pescara, la Roma decide di riscattare totalmente il calciatore e riportarlo all’ovile per testarlo in Serie A, in prestito al Sassuolo. In maglia neroverde con Di Francesco scocca subito la scintilla, prima in un trofeo TIM estivo dove fa impazzire i difensori di Milan e Inter e poi all’esordio in campionato contro il Napoli. L’ottima stagione (29 gare e 5 gol) non solo consente agli emiliani una storica qualificazione in Europa, ma convince la società neroverde a riscattare il cartellino per 4,5 milioni di euro.
–
Il resto è storia nota, ad oggi Politano è uno dei punti fermi della società di Squinzi. Sono già 87 le gare disputate fra campionato e coppe, con ben 17 gol all’attivo e numerosi assist. Principalmente esterno destro, Politano ha saputo adattarsi in molte gare anche sulla fascia mancina, dando così molteplici soluzioni agli allenatori avuti fin qui in carriera. Piede sinistro sempre caldo, buona propensione a saltare l’uomo, il “romano de Monte Mario” attende l’occasione definitiva per diventare un top-player della Serie A.