Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Matteo Politano, dove ha parlato della sfida di sabato contro l’Inter e della stagione.
Questa l’intervista di Politano alla radio ufficiale del club.
“Commento dopo le partite del Napoli? Sì, bisognerà essere lucidi e cattivi contro l’Inter. Sarà una partita importante sabato. Se sto cercando di prendere in controtempo il portiere? Sì e no. Dipende un po’ anche dall’azione, mi piace di più tirare sul primo palo. Ci divertiamo un po’ con Insigne per il tiro a giro.
Se posso essere schierato al fantacalcio? Mi auguro di sì e di fare gol. Com’è la settimana pre-Inter? Uguale a quella prima del Venezia, ci divertiamo quando c’è da divertirsi ma poi quando c’è da fare le cose serie ci mettiamo lì e le facciamo. Cosa rappresenta la maglia del Napoli? Una grandissima città ed una grandissima squadra, sono contento e domenica dopo domenica sento l’affetto dei tifosi.”
Politano sulla partita contro il Venezia e su Koulibaly
“Partita contro il Venezia? Dobbiamo pensare a noi stessi perché se non vincevamo a Venezia il risultato del derby sarebbe stato inutile per noi. Siamo stati bravi ad avere pazienza e sbloccare il risultato. Diciamo che dovevamo cercare di svolgere l’azione in maniera diversa ed il mister ci ha chiesto qualche palla più lunga. Gol più bello? Penso quello contro l’Atalanta in casa, che abbiamo vinto 4 a 1. Quello più importante? Quello in Coppa Italia contro la Juventus ed anche quello nel campionato di quest’anno.
Koulibaly? Siamo contenti che è tornato da vincitore, siamo contenti di riabbracciarlo. Juan Jesus e Rrahmani stanno facendo tanto bene e siamo contenti di avere tutti a disposizione. Posizione preferita rimane quella in alto a destra, nel caso mi adatto.”
Sull’Inter, sullo scudetto e sul mese di partite impegnative
“Quale Inter più forte, quella di Conte o Inzaghi? Diciamo che sono due squadre molto forti. Pur avendo perso due o tre giocatori importanti, Inzaghi ha dimostrato di saperci fare. I nerazzurri sono lì primi in classifica meritatamente.
Se ci crediamo allo scudetto? Noi ci abbiamo sempre creduto, sappiamo di essere forti e la classifica dice che siamo lì. Sabato ci giocheremo una bella fetta di campionato. Se la vittoria può togliere certezze all’Inter? Più che all’Inter dobbiamo pensare a noi stessi, se li battiamo si creerebbe ancora più entusiasmo per il prossimo mese, dove ci sono partite importanti ed impegnative.
Com’è Napoli e com’è fare il calciatore qui? Napoli è una bella città e giocare nel Napoli è emozionante. Se al 6 marzo si capirà se il Napoli è candidata allo scudetto? Penso proprio di sì, è un mese impegnativo dove ci sono parecchi scontri diretti. Se li vinci ti troverai lassù, vediamo un po’ come saremo messi.”
Su Lobotka e su Spalletti
“La mano di Spalletti ha dato qualcosa in più? Sì, penso che la mano del mister si vede anche in campo. L’anno scorso Gattuso ha fatto un grandissimo lavoro, comunque.
Lobotka? A me è sempre piaciuto come giocatore, l’anno scorso non è riuscito ad esprimersi al meglio; ora sta facendo vedere quello che sa fare in campo. Se ci capita di tornare indietro sulle sconfitte? Sì, ne abbiamo parlato tanto soprattutto per cercare di non commettere quegli errori di Empoli e Spezia.
Momento più importante dell’anno? Nel momento di difficoltà abbiamo fatto vedere di essere un grande gruppo, contro la Juventus abbiamo fatto una grande partita anche se eravamo pochi. Se ascoltiamo la conferenza di mister Spalletti? Penso che quello che dice in conferenza ce l’abbia già detto.
Stesso Spalletti dell’Inter o è ancor più dentro il progetto? Lui è lo stesso che ho trovato all’Inter, un gran lavoratore. Avendo una grandissima rosa con i cinque cambi può cambiare la partita. Piatti preferiti? Pizza sicuramente, pasta e patate con la provola, frittata di maccheroni, mozzarella. Dolce preferito? Non li amo tantissimo.
Io cerco sempre di fare meglio con la maglia del Napoli per sperare in una chiamata da parte del ct Mancini. Dire la parola scudetto? Non penso che si deve aver paura, ma si deve meritare sul campo.”