In un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sulla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto, Michel Platini parla del suo ‘presunto’ arresto e di alcuni aspetti del calcio di oggi.
“Arresto? Non sono venuti a casa a prendermi, mi avevano convocato un mese prima. Ho scoperto di essere
“engarde àvue”per non parlare con altri testimoni: una cosa francese un po’ così. E poi sono tornato a casa. Forse qualcuno ha esagerato…
Giochisti o risultatisti? Ma lei pensa che Ronaldo sia venuto alla Juve per fare spettacolo? E Chiellini? Sono tutti “risultatisti”, poi c’è modo e modo di vincere. Ai miei tempi davamo spettacolo vincendo.
I tecnici contano meno di quanto si pensi. Devi essere psicologo come Trapattoni, saper mettere la squadra
assieme e motivarla. Non insegni calcio, non hai under 16.
Le statistiche sono cose che mi fanno incazzare, non ho bisogno di contare i passaggi per capire se uno ha giocato bene. Se interessa la tecnologia fai l’arbitro, c’è quella cagata della Var”.