Ai microfoni di Radio Marte, nel corso della trasmissione “Marte Sport Live”, è intervenuto il celebre giornalista Maurizio Pistocchi.
“Servizio Le Iene? Il tratto più sconfortante della vicenda è legata proprio al video, cioè che tutto quello che ci avevano raccontato in relazione agli episodi non era vero. Ci è stato detto che non c’era stato colloquio, che non c’era audio e video. In quella partita ci sono stati numerosi errori, anche a vantaggio dell’Inter. Ma non è questo il punto. L’episodio di Pjanic è clamoroso perché avvenuto sotto gli occhi dell’arbitro. Il giudice è l’arbitro ma se mente e viene scoperto a mentire che tipo di credibilità può avere? Io penso che in un Paese serio stamattina Orsato, Rizzoli e Valeri avrebbero dato le dimissioni. Il video è come le intercettazioni, le immagini sono lì e parlano da sole. C’è anche l’indicazione che viene data, cioè di dare il giallo. La cosa che mi ha lasciato esterrefatto riguarda il fatto che gente che fa il nostro lavoro non ha voluto dare un parere. Ma perché, di cosa avevano paura? Che male c’è a dare un parere se quel parere è onesto e corretto? Questo mi fa pensare moltissimo.
La FIGC avrebbe dovuto commissariare l’AIA, che a questo punto non è credibile. Anche l’Ordine dei Giornalisti dovrebbe chiedersi come mai chi fa informazione non ha la personalità sufficiente per dire il suo parere in una situazione del genere. Sembra che la nostra Repubblica sia basata sull’omertà e questo non mi piace. E io sono contento di parlare, anche sbagliando, senza fare parte di questa parte di persone. Un’altra cosa che mi ha fatto pensare tantissimo è la questione della mail di Rizzoli a Rosetti: o gliel’ha fornita uno o l’altro, immagino più il secondo. Ma come mai? Non esiste che ci sia un omino vestito di giallo che decide cosa si registra o meno”.