Il difensore del Barcellona e della Spagna Piquè in conferenza stampa ha parlato del suo rapporto con la nazionale dopo l’esito separatista della Catalogna:
“Il primo giorno di allenamenti a porte aperte è stato difficile, non è bello sentire i fischi dei tifosi della Roja. Non c’è stata violenza, ma tanti fischi.
Non mi pento perché è ciò che sento, ciò che provo. Io penso che la gente debba poter votare, però capisco chi dice che i catalani non dovevano votare, come ad esempio Nadal. Anche nello spogliatoio ci sono tanti compagni che la pensano diversamente da me.
Per me un indipendentista può giocare nella Spagna, non ha nulla contro la Spagna. Sono qua da quando ho 15 anni e mi sento orgoglioso di essere nella Nazionale spagnola e non c’è alcun compromesso.
Non mi sento a mio agio, capisco i miei compagni che hanno a che fare con un compagno che viene fischiato in ogni campo in cui gioca. In ogni intervista o in ogni conferenza stampa gli chiedono qualcosa su di me e loro sono costretti a rispondere.
Con Sergio Ramos ci troviamo benissimo insieme, il rapporto fra me e lui è fenomenale. Non lascio la nazionale, se me ne fossi andato, avrei dato ragione a chi mi attaccava, a chi mi fischiava. Non voglio dargliela vinta anche perché all’interno del gruppo i compagni mi hanno dato appoggio”.
Fonte Mediaset Sport.