Il tecnico della Lazio, Stefano Pioli ha mandato un messaggio agli allenatori stranieri nel post-derby. L’allenatore della Lazio Pioli ha parlato a Sky nel post-partita di Lazio-Roma 1-2, ecco le sue dichiarazioni:
Pioli, avevate iniziato bene la partita poi avete faticato a trovare le soluzioni giuste, come mai? “Perché la Roma si è difesa molto bene ma sono d’accordo, abbiamo fatto la partita come dovevamo farla, la Roma ci ha lasciato il pallino del gioco e noi abbiamo mosso bene il pallone ma loro spesso ci hanno tolto la profondità. Dovevamo provare qualche imbucata in più centralmente. È stata una partita difficile, equilibrata e doveva finire con un risultato diverso. Purtroppo invece abbiamo pagato a caro prezzo una nostra disattenzione.”
Il Felipe Anderson di qualche settimana fa avrebbe potuto cambiare questa partita secondo lei?: “È chiaro che in partire così combattute le giocate individuali possano risultare decisive però credo che Felipe abbia fatto un ottimo lavoro. Ripeto potevamo attaccare un po’ meglio la profondità ma le situazioni le abbiamo create, abbiamo messo in difficoltà la Roma che è un avversario molto forte, abbiamo recuperato il risultato ed abbiamo pagato sulle poche occasioni concesse, la Roma ha concretizzato al massimo i due o tre tiri in porta che ha fatto. È un peccato perché volevamo provare a chiudere il discorso oggi e non ci siamo riusciti. Abbiamo ancora un’altra possibilità e ce la vogliamo giocare tutta.”
C’è il rischio che dopo la doppia sconfitta con Juve e Roma la squadra perda un po’ di fiducia? Ci racconta come ha visto i suoi ragazzi nello spogliatoio dopo il fischio finale? “È normale che ci sia un po’ di delusione. In quattro giorni abbiamo perso due partite in cui avremmo meritato di più. Il calcio è questo, dobbiamo essere bravi a rialzare subito la testa. Abbiamo costruito il nostro percorso anche attraverso le sconfitte, queste sono sconfitte pesanti ma dobbiamo dimostrare di essere una squadra vera e andare a Napoli a giocarci le nostre possibilità perché abbiamo ancora la possibilità di arrivare nelle prime tre posizioni.”
Si passa alle domande da studio, parola a Massimo Ambrosini: “Siamo d’accordo che la Lazio non doveva perdere la partita perché c’è stata soprattutto dal punto di vista del gioco. Quello che è mancato secondo me, ponendo soprattutto l’attenzione su Mauri, ha fatto un po’ troppo il centravanti oggi e poco quello che gli chiedevi cioè di venire a far da raccordo, di non dare punti di riferimento e poi lui doveva mandare nello spazio i tuoi giocatori. È mancata la ricerca dello spazio ma è mancato anche qualcuno che rifornisse i tuoi attaccanti, tanto è vero che con l’ingresso di Djordjevic che è andato a fare il vero centravanti qualcosa è cambiato.” Risponde Pioli: “Sì ma è anche vero che era cambiato l’aspetto tattico. Noi dovevamo rimontare quindi avere due presenze importanti anche dal punto di vista fisico in area di rigore poteva darci dei vantaggi e così è stato. Non è stato un compito facile quello di Stefano perché la Roma giocava con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone. Credo che a volte ha fatto bene ad attaccare la profondità insieme a Klose e siamo stati pericolosi. Potevamo assisterlo di più ma comunque la Lazio ha giocato bene ed è stata in partita. L’unica volta che è ripartito l’avversario abbiamo preso gol e sulla palla inattiva sono stati più bravi di noi.”
Zvonimir Boban: “Non vorrei che questa stagione diventasse negativa nelle ultime partite, è stata una bella annata ed avete giocato benissimo per tutto il tempo. In bocca al lupo alla Lazio e complimenti per il gioco espresso” Pioli: “Resta una stagione molto positiva ma non dobbiamo chiuderla con troppi rimpianti. Abbiamo un’altra occasione, abbiamo fatto un grandissimo lavoro e abbiamo gettato le basi per una Lazio molto più forte nelle prossime stagioni. Ho un gruppo forte. Ora c’è delusione e sconforto ma sono sicuro che da domani mattina sapremo rialzare la testa e lavorare in vista della prossima partita.”
Pioli come giudica la grande festa dei giocatori della Roma dopo il novantesimo, le maglie di Totti e Florenzi e l’esultanza di Garcia dopo il fischio finale? Tutte cose che fanno parte del gioco vista la rivalità o secondo lei sono andati oltre? “Non ho visto nulla e non ci tengo a vederle, credo che ci possa stare. io ero molto contento dell’arrivo in Italia di allenatori stranieri. Pensavo ci fosse da imparare sia dal punto di vista tattico, sia dal punto di vista della cultura sportiva e della mentalità. Io nella mia testa ho anche il desiderio di andare a lavorare all’estero per provare queste situazioni ma poi vedo che quando arrivano qua cambiano velocemente e diventano peggio di noi e non credo che sia bello. Non c’era bisogno che Garcia dicesse che siamo dei piangioni, non c’era bisogno di parlare di una partita dove lui non c’era. Credo che non sia giusto, che non sia corretto professionalmente.”