A Radio CRC è intervenuto Tiziano Pieri, ex arbitro.
“La designazione di Doveri per Napoli-Juventus? Credo che sia l’arbitro migliore per una partita così importante, difficile e attesa. C’è grande trepidazione per la sfida tra la prima e la seconda del campionato. Doveri è maturato, aveva un limite che era quello caratteriale ed ho apprezzato questa crescita anche grazie alle partite arbitrate. Gli attestati di stima hanno dato forza a questo ragazzo serio che rideva poco in campo. Adesso lo si vede anche sorridere. È già qualche anno che ha intrapreso una strada di personalità. Se i calciatori ti accettano, hai vinto. Il rigore concesso su Anguissa in Sampdoria-Napoli? Non sono mai gli stessi episodi. Quando un episodio è uguale ad un altro viene catalogato. Dobbiamo valutare ogni volta episodio per episodio, se prendiamo la fotografia per quel pestone quello è rigore. Ma un rigore di questo tipo non piacerebbe a nessuno perché va contestualizzato l’episodio. Murru entra su Anguissa in maniera molto decisa andando spalla a spalla nel primo intervento. Poi Anguissa caricato regolarmente cadendo perde il controllo e allarga la gamba con Murru che in un attimo gli pesta la gamba. Io onestamente non avrei mai dato quel rigore perché c’è una casualità. Faccio fatica a trovare la volontarietà di Murru in quel frangente. Io mi auguro che episodi così in Napoli-Juventus non ci siano. Se non lo avesse concesso sarebbe nata una polemica comunque. L’espulsione è stata correttissima con Rincon che si disinteressa del pallone e scalcia Osimhen.
La reazione di Rincon all’espulsione? Dobbiamo condannare tutti questi atteggiamenti dei calciatori che protestano eccessivamente. Vedo una filosofia arbitrale del dialogo, ma ci sono momenti e momenti, io posso spiegarlo, ma poi la partita deve riprendere, già si gioca troppo poco. Io non vorrei che l’arbitro abbia sbagliato la valutazione espellendolo per chiara occasione da rete. La differenza tra un arbitro e l’altro è quella che uno ha più personalità e i giocatori accettano più facilmente le decisioni, questa è colpa dell’arbitro”.
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