Vecchia storia, quella dei fumogeni e petardi allo stadio San Paolo. La passione del popolo partenopeo per gli spettacoli pirotecnici è nota e condivisa, ed ora ulteriormente stuzzicata dalla serie di fuochi artificiali propiziatori lanciati a inizio gara proprio per volere della Società Calcio Napoli. Ma evidentemente questi fuochi “legali” non bastano a soddisfare la smania dei tifosi. Tant’è che, oltre ai fumogeni lanciati dagli spalti e prontamente domati dai Vigili del fuoco, al termine del primo tempo della partita di ieri sera tra Napoli e Sassuolo, al San Paolo e precisamente in Curva A, si è sfiorata la tragedia. Un petardo proveniente dall’anello superiore è finito tra le persone sedute al livello inferiore intente a godersi il match. Un tifoso, ha ben pensato di allontanare il petardo visto che tra la gente erano presenti molti bambini. Il petardo però, gli è scoppiato in mano e il ragazzo è stato immediatamente trasportato in ospedale. Non è l’unico ferito in questa vicenda: altri due ragazzi sono stati colpiti dall’esplosione del petardo – che ha fatto saltare anche pezzi di sediolini- e una bambina, che per il forte botto è svenuta dalla paura. Rimane ancora un mistero (di Pulcinella, chiaramente) come questi botti possano essere introdotti all’interno dello stadio con tanta disinvoltura.
Petardo esploso, sfiorata la tragedia al San Paolo
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