Andrea Petagna, il nuovo attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di NapoliMagazine.
“Sono qui da poco più di due settimane, sono veramente felice, mi sto trovando benissimo con la squadra, con la città, con i compagni. Sono contento e non vedo l’ora di continuare quest’avventura che è appena iniziata. I nuovi compagni di squadra? Sono tutti degli ottimi compagni. Mi hanno accolto molto bene. Mi stanno aiutando tutti a conoscere la città e l’ambiente. Devo dire che Mertens, quando ero ancora alla Spal, mi scrisse un messaggio di benvenuto a Napoli. Mi disse che per qualsiasi cosa potevo chiedere a lui. L’ho apprezzato molto. Al di là del campione che è in campo, è un ragazzo eccezionale anche fuori dal terreno di gioco e lo dimostra tutti i giorni”.
Il mio rapporto con Gattuso? Vero. Ebbi la fortuna di allenarmi insieme a lui già ai tempi in cui era calciatore del Milan ed io ero nelle giovanili. All’epoca avevo 16-17 anni. Gattuso è stato un grandissimo campione ed ora è un grandissimo allenatore. Mi sto trovando veramente bene. E’ un onore averlo come allenatore. Un consiglio di Gattuso? Bisogna stare sempre sul pezzo, sempre in movimento, correre, lavorare forte e pedalare a duemila all’ora. Sono stati questi i principali consigli. I miei nuovi compagni? Lo spogliatoio è composto da ragazzi fantastici. Sono tutte brave persone. Tutti ci hanno aiutato ad integrarci e lo stanno facendo ancora. La società del Napoli è molto ben organizzata, per questo siamo entrati subito in sintonia con tutti. Il periodo del Covid? Ci sono tante persone, molto più importanti di me, che già danno consigli sull’argomento e bisogna seguirli. Io purtroppo l’ho preso, sono stato a casa e devo ammettere che è stato abbastanza frustrante perché i miei compagni avevano già iniziato il ritiro e gli allenamenti. Seguirli a distanza è stata dura. Ma adesso sono qui, mi alleno ormai da tre settimane e non vedo l’ora di continuare a farlo perché il campo mi è mancato parecchio”.
“Giocare al San Paolo è magnifico. Ho avuto la fortuna di giocare contro il Napoli, con il pubblico presente. Non vedo l’ora che gli stadi possano riaprire totalmente al pubblico. I tifosi azzurri sono unici in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. Hanno un calore unico. Giocare qui è speciale. Purtroppo per il covid non è ancora possibile contare sul loro sostegno ma speriamo che possano tornare presto a farlo. Non avevo un curriculum da Napoli? Nel calcio parlano un po’ tutti. Tutti hanno un’opinione, ognuno dice la sua. Forse il calcio è bello anche per questo. Si scrivono tante cose, ma non gli ho mai dato peso. Ho sempre ascoltato quello che mi ha detto il direttore Giuntoli, che mi ha voluto fortemente a Napoli. Ero convinto di restare, anche perché ho le carte in regola per esserci in questo gruppo. Sono contento così. La mia promessa ai tifosi? Prometto di dare il massimo, il 100%. Suderò sempre la maglia, darò il massimo perché è nella mia indole. Voglio ringraziare tutti coloro i quali ogni giorno mi scrivono dei bei messaggi. Il mio obiettivo principale è quello di aiutare la squadra, poi il gol è una conseguenza”