Notizie

Pescara-Napoli, la svista arbitrale clamorosa non è su Zielinski ma su Mertens

L’arbitraggio di Giacomelli non ha convinto, soprattutto sulle decisioni importanti.

Il campionato di Serie A degli arbitri italiani non è partito con il piede giusto, soprattutto per quando riguarda l’uniformità di giudizio nella distribuzione dei cartellini gialli e la diversa interpretazione sui falli da rigore.

Probabilmente l’arbitraggio di Giacomelli in Pescara-Napoli è quello che più di tutti fa riflettere.

Premesso che il Napoli per quanto fatto vedere in campo contro il Pescara ha meritato di non vincere. Premesso che non si vuole attribuire allo sfortunato arbitrato di Trieste la colpa dei primi 50 minuti incomprensibili del Napoli, proviamo ad analizzare i possibili errori commessi da Giacomelli.

Rigore su Zielinski. Giacomelli prima lo assegna poi su segnalazione del giudice di porta ritorna sulla decisione e la trasforma in un calcio di punizione a favore del Pescara. Due i possibili errori commessi:

  • secondo quanto indicato dal regolamento, il tipo di fallo commesso su Zielinski non è da calcio di rigore ma punibile con un calcio di punizione a due in area;
  • la presunta carica al portiere di Albiol su Bizzarri in realtà non è così evidente e comunque il contatto tra i due calciatori avviene dopo la respinta del portiere pescarese e contemporaneamente al fallo commesso su Zielinski. Giacomelli in questo caso è stato indotto all’errore dall’assistente di porta Rocchi che, secondo quanto previsto dalle mansioni assegnate agli addizionali di porta, può segnalare eventuali infrazioni quando ha una visuale migliore rispetto a quella dell’arbitro in particolare per episodi che avvengono in area di rigore. Ma la decisione finale spetta comunque al direttore di gara e in questo caso Giacomelli ha dimostrato una clamorosa indecisione sul suo stesso operato sbagliando nel fidarsi del più esperto Rocchi.  

Rigore su Mertens. Il portiere del Pescara Bizzarri tiene la palla schiacciata sul terreno di gioco con una sola mano, quindi la palla non è da considerarsi in possesso del portiere. Mertens interviene e riesce a entrarne in possesso in maniera regolare. L’estremo difensore pescarese nel tentativo di recuperare il pallone allunga una mano ed entra in contatto con il piede di Mertens. Anche in questa circostanza Giacomelli avrebbe commesso due possibili errori:

  • il primo non assegnando il rigore al Napoli
  • il secondo, di conseguenza, non aver ammonito Mertens per simulazione nel caso avesse interpretato la caduta dell’attaccante belga non conseguente ad un danno arrecato dal portiere avversario.

Per spazzare via ogni possibile interpretazione vittimistica, è opportuno ribadire che la mancata vittoria del Napoli è soprattutto figlia dei demeriti della squadra di Sarri. Meglio approfittare della fortuna che  In Italia e’ ancora consentito provare a fare un’analisi serena, senza correre il rischio di essere inserito per forza in una categoria dei contro o degli a favore di qualcuno o di qualcosa.

Però delle domande che nascono spontanee meriterebbero delle risposte.

Quante volte nel calcio capita che una squadra riesce a vincere una partita immeritatamente per “sviste” arbitrali?

Se ci fosse stata la moviola in campo come sarebbero stati valutati questi episodi?

Soprattutto Giacomelli e Rocchi avrebbero avuto anche con “tutte” le altre squadre di Serie A lo stesso ripensamento avuto in occasione del rigore prima assegnato e poi annullato al Napoli?

Anche se una squadra ha giocato male, è giusto che una svista arbitrale possa influenzare il risultato di una gara, soprattutto dopo che in partite giocate poche ore prima alcuni rigori sono stati concessi con estrema generosità?

Non resta che sperare nel luogo comune che vuole gli errori arbitrali che a fine stagione si compensano.
Resta solo da vedere come e in che fase del campionato.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top