Il portiere deve riscattare l’errore decisivo nell’ultima gara contro la Lazio.
Fra le tante componenti negative della crisi del Napoli di Sarri dell’ultimo mese e mezzo, ha contribuito anche la vistosa papera di Pepe Reina nell’ultima gara di campionato. L’estremo difensore iberico poi ha lasciato l’Italia per rispondere alla convocazione della sua Nazionale, e due giorni fa ha ritrovato non solo la maglia da titolare ma finanche la fascia di capitano in un monumento del calcio come Wembley.
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Ricaricate le batterie, il portiere spagnolo ora deve cancellare lo scivolone sul tiro di Keita e caricarsi sulle spalle il Napoli finito mestamente e clamorosamente fuori da tutto in campionato, finanche dalla zona europea. Lo scorso campionato la gara in casa dell’Udinese decretò la fine del sogno-scudetto, con Reina che guardava la gara dalla tribuna per un problema fisico, quest’anno serve l’inversione di tendenza prima di peggiorare ulteriormente le cose.
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Non tutto è negativo però e c’è da ricordare una cosa: se il Napoli nelle ultime 8 ne ha vinte soltanto 2 il merito è anche e soprattutto dello spagnolo. Molti lo dimenticano, nelle striminzite e sudate vittorie contro Crotone e Empoli il signor Reina ci ha messo la firma con parate miracolose e decisive a difesa del risultato.
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